1814 Camillo Borghese rinuncia ai diritti di sovranità
sui suoi feudi, compreso quindi anche Monte Compatri, conservando i beni, i titoli e gli
onori. Dunque i diritti giurisdizionali non sono più appannaggio del padrone del feudo
che di fatto cessa di esistere, e Monte Compatri diventa una semplice parte dello Stato
Pontificio.
1816 (16 luglio) Pio VII abolisce la feudalità. Senza
loppressione della servitù, anche a Monte Compatri si incomincia a respirare aria
nuova, laria della libertà. Si eleggono un gonfaloniere e un consiglio di 24
membri, il primo gonfaloniere è Marco Moscatelli. Per quanto riguarda lo juspatronato
sulla chiesa e sul clero esso viene conteso tra lex feudatario, il Comune e la curia
di Frascati.
1816 La popolazione di Monte Compatri ammonta a 1638
persone.
1820 (20 dicembre) Muore il letterato monticiano Carlo
Felici. Compositore di drammi, liriche e tragedie, dà alle stampe anche versioni dal
greco di epigrammi e delle Favole di Esopo, nonché, dal latino, le Egloche
di Virgilio. Lascia inoltre unampia raccolta di carmi ed elegie in italiano e latino
(alcune pubblicazioni riportano il 21 ottobre 1821 come data di decesso di Carlo Felici).
1825 La torre adiacente alla chiesa viene trasformata in
campanile.
1827 I maestri della scuola elementare entrano in
"sciopero" perché lo stipendio è troppo
basso e non sempre corrisposto. La protesta dura per ben due anni e termina dopo che il
Gonfaloniere garantisce che lo stipendio sarà corrisposto con regolarità; di aumento non
si parla.