1301 Giovanni Annibaldi, figlio minore di Riccardo, diviene
proprietario del castello Monte del Compatre o Compatris. Poiché risulta dallatto
di divisione che il castello era un feudo e comprendeva anche un centro abitato, in
seguito sarà abbandonata la denominazione di castello per quella di terra.
1347 Liccardo Imprennente Annibaldi, signore di Monte
Compatri, viene nominato, da Cola di Rienzo, Capitano del Popolo di Roma.
1377 Il Papa Gregorio XI (1370-1378)lascia Avignone e
rientra a Roma. La città conta appena 17.000 abitanti. Signore di Monte Compatri è
Tebaldo Annibaldi.
1404 Muore Tebaldo Annibaldi. La proprietà di Monte
Compatri viene ripartita tra i suoi eredi: 2/6 al figlio Giovanni; 2/6 allaltro
figlio Annibaldo; 2/6, congiuntamente, a Paluzzo e Tradito Annibaldi, suoi nipoti.
1423 Paluzzo Annibaldi uccide Savello Savelli. Le due
famiglie sono nemiche da tempo. La fuga di Paluzzo fa sì che la Camera Apostolica si
appropri delle sue terre, compreso quindi anche Monte Compatri. Giovanni, Annibaldo e
Tradito Annibaldi devono anche loro cedere alla Camera Apostolica le proprietà che hanno
in comune con Paluzzo in cambio di altri beni. Alla vedova di Savello Savelli, Caterina,
come risarcimento viene data la proprietà di 1/6 di Monte Compatri. I rimanenti 5/6
vengono messi
allasta che viene vinta da Lorenzo Colonna, fratello del Papa. In seguito Lorenzo
acquista anche la parte di Caterina Savelli riunendo così tutta la proprietà. Paluzzo
viene catturato venti giorni dopo il suo delitto e decapitato. I nuovi signori di Monte
Compatri, dal 1423, diventano dunque i Colonna; Papa è Martino V, della stessa famiglia.