1447 (11 giugno) Il successore di Eugenio IV, morto il 4
marzo, è un umile frate che prende il nome di Niccolò V (1447-1455). È di indole
pacifica e si impegna a risanare lo Stato. Con bolla papale Monte Compatri torna ad essere
di proprietà dei Colonna.
1448 "Una principessa di Salerno, della famiglia
dei Colonna, cede il convento dei frati Francescani e due rubbia di terreno ai Canonici
Regolari di San Giovanni in Laterano. Papa Niccolò V approva la donazione e autorizza i
religiosi a edificare sul posto una loro abbazia che viene costruita in cima al colle ove
è già presente loratorio di San Silvestro il quale viene incorporato nel nuovo
complesso". Questa versione è di Giuseppe Ciaffei che la riporta sul suo libro Monte
Compatri profilo storico. Saturnino Ciuffa, invece, sul suo libro Monte Compatri e
i castelli limitrofi riporta quanto segue: "Gli Annibaldi della Molara,
proprietari del Convento dei Francescani e dellattigua chiesa di San Silvestro,
donano questi due complessi religiosi ai Canonici Regolari Lateranensi.Questi, trovando la
chiesa troppo piccola per le loro esigenze, si rivolgono ai Colonna per poterla
ampliare".
1450 Prospero Colonna stipula un atto con Mattia
Annibaldi che conferma la proprietà di Monte Compatri da parte dei Colonna.
1471/1484 Papa è Sisto IV (1471-1484). Durante il suo
pontificato confisca i beni dei Colonna. Monte Compatri ritorna alla Camera Apostolica che
lo concede allospedale di S.
Spirito in Sassia.
1484 (27 giugno) Monte Compatri è saccheggiata da 150
armigeri di Paolo Orsini. LItalia in gran parte è divisa in due fazioni: per il
Papa o contro il Papa. Marcantonio Colonna si dichiara neutrale ed ottiene un
salvacondotto dal Pontefice, ma questo non impedisce il sacco da parte di Paolo Orsini che
parteggia per il Papa.