Monte Compatri in... controluce - disegno di Stefano lodadio

Monte Compatri in... Controluce

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cronistoria - pag. 4

tratta dal libro di Mirco Buffi  - "Monte Compatri e i Monticiani" - edito dall'Associazione Culturale Photo Club Controluce

1430 – Prospero Colonna, figlio di Lorenzo e nuovo padrone di Monte Compatri, viene nominato Cardinale zio Martino V (1417-1431) – al secolo Oddone Colonna – poco prima che questi morisse.

1431 – Dopo la morte di Martino V, il neo papa, Eugenio IV (1431-1447), pretende la restituzione alla Chiesa di tutto ciò che Antonio, Prospero e Odoardo Colonna, nipoti del defunto Papa, avevano avuto in proprietà dallo zio. A Nardo degli Annibaldi tornano i castelli di Monte Compatri e Molara oltre che quello di Monte Porzio Catone. È questo un avvenimento poco chiaro; sembra che Nardo Annibaldi per un breve periodo sia venuto effettivamente in possesso dei castelli di Monte Compatri, Monte Porzio e Molara, altre fonti invece riportano che i tentativi di Eugenio IV furono vani.

1431 – Papa Eugenio V si sente minacciato dalla potenza dei Colonna. Si allea allora con gli Orsini e dà il via ad una sanguinosa guerra che porta, durante lo stesso anno, il castello di Monte Compatri ad essere assediato da 3000 cavalieri e 1600 fanti comandati dal capitano di ventura Jacopo Caldara. Le truppe sono inviate da Giovanna II di Napoli alla quale il Papa ha chiesto aiuto. Ma i Colonna corrompono il Caldara che interrompe l’azione militare e toglie l’assedio al castello.

1436 (maggio) – Il papa Eugenio IV, dopo essere stato cacciato a furor di popolo da Roma il 24 maggio 1434, da Firenze, dove si era rifugiato, incarica il Vitelleschi di riconquistare i suoi possedimenti e il soglio pontificio. Dopo aver conquistato Roma, nei primi giorni del mese, conquista anche Marino, Castel Gentile, Albano, Rocca Priora e Monte Compatri, che così torna alla Camera Apostolica.

 

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