1431 Dopo la morte di Martino V, il neo
papa, Eugenio IV (1431-1447), pretende la restituzione alla Chiesa di tutto ciò che
Antonio, Prospero e Odoardo Colonna, nipoti del defunto Papa, avevano avuto in proprietà
dallo zio. A Nardo degli Annibaldi tornano i castelli di Monte Compatri e Molara oltre che
quello di Monte Porzio Catone. È questo un avvenimento poco chiaro; sembra che Nardo
Annibaldi per un breve periodo sia venuto effettivamente in possesso dei castelli di Monte
Compatri, Monte Porzio e Molara, altre fonti invece riportano che i tentativi di Eugenio
IV furono vani.
1431 Papa Eugenio V si sente minacciato dalla potenza dei
Colonna. Si allea allora con gli Orsini e dà il via ad una sanguinosa guerra che porta,
durante lo stesso anno, il castello di Monte Compatri ad essere assediato da 3000
cavalieri e 1600 fanti comandati dal capitano di ventura Jacopo Caldara. Le truppe sono
inviate da Giovanna II di Napoli alla quale il Papa ha chiesto aiuto. Ma i Colonna
corrompono il Caldara che interrompe lazione militare e toglie lassedio al
castello.
1436 (maggio) Il papa Eugenio IV, dopo essere stato
cacciato a furor di popolo da Roma il 24
maggio 1434, da Firenze, dove si era rifugiato, incarica il Vitelleschi di riconquistare i
suoi possedimenti e il soglio pontificio. Dopo aver conquistato Roma, nei primi giorni del
mese, conquista anche Marino, Castel Gentile, Albano, Rocca Priora e Monte
Compatri, che
così torna alla Camera Apostolica.