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  numero 3 – marzo 2000

 CINEMA

I PORNOGRAFI ALTHEA E LARRY FLYNT | PAGINA. 2

Sotto questo aspetto, Larry Flynt è un personaggio politico, che si muove all'interno di un contesto storico e sociale che lo precede, che egli avverte e nel quale cerca di proporre le sue idee. Le quali, come vediamo nel film, non sembrano essere del tutto condivise. Egli, nel suo ideologizzare la sessualità, incontra consensi (per esempio, la religiosa Ruth Carter Stapleton, sorella del presidente americano Jimmy Carter, interpretata da Donna Hanover) e dissensi (per esempio, il predicatore televisivo Jerry Falwell, interpretato da Richard Paul). Non è una questione di essere religiosi o meno. Le religioni hanno un loro erotismo, che esibiscono attraverso il loro raccontare la sessualità, farne materia precettistica, magari attraverso gli strumenti di una scienza che ne sa poco a riguardo, che viene screditata in seguito. Non si tratta della funzionalità fisiologica, ma del trarre conclusioni sull'uomo (un aspetto essenziale dell'uomo) senza averne una nozione che prescinda dalle contingenze contestuali, storiche, ideali, che fanno della sessualità rappresentata una costruzione aleatoria per la conoscenza. Larry Flynt, con il suo proporsi politicamente, non fa diversamente da quello che fa il suo antagonista Falwell: entrambi vogliono dire la loro sulla sessualità, raccontarla in una maniera che non si ferma al pensiero privato, ma entra nella sfera pubblica del dibattito già esistente in materia.
Milos Forman racconta, con la sua regia misurata e un ritmo incalzante ma sempre contenuto, senza orpelli che possano farlo fuorviare dalla storia di un uomo nella sua lotta contro i suoi avversari, come può maturare un conflitto sulla pornografia. Se si vuole la scelta del taglio dato al soggetto dagli sceneggiatori e dal regista è quella dell'intellettualismo razionale, un modo per far riflettere su personaggi di cui non si condividono le idee. Nell'operazione di difesa del personaggio si costruisce un eroe moderno, attraverso la descrizione dell'infanzia povera, dell'affetto verso i familiari e gli amici, della fedeltà alle proprie idee, anche se possono apparire sbagliate. Mi sembra che il personaggio più rappresentativo della regia che sta dietro la storia è impersonato dal giovane avvocato di Flynt, Alan Isaacman (Edward Norton). Questo personaggio, che non condivide lo scanzonato modo di proporre vignette e fotografie che hanno per oggetto la sessualità, è interessato alla questione dei diritti civili, della libertà, che sarà poi il culmine del film, con la celebre sentenza (non solo cinematograficamente) della Corte Suprema degli Stati Uniti, e che pone un punto decisivo sulla questione di libertà d'espressione e di stampa riguardo al tema della sessualità (la sentenza è su internet all'indirizzo: http://laws.findlaw.com/us/485/46.html). La sceneggiatura, in effetti, era stata inviata dagli autori a Oliver Stone perché la prendesse in considerazione per un suo film, dato che Stone ama affrontare nei suoi film i diritti civili e la democrazia. Ma Stone ritenne di passare lo scritto a Forman, il quale ne rimase entusiasta per la movimentata e composta fluidità del testo e la pertinenza dell'intreccio. Il film, del 1996, si inserisce nel dibattito avviato con sempre maggiore determinazione da Catherine MacKinnon e Andrea Dworkin, le quali propongono di eliminare la libertà di espressione prevista dalla Costituzione americana (1° Emendamento), e di far passare una legge che prevede, secondo una sorta di decalogo, il divieto di rappresentare la donna in una molteplicità di situazioni. Secondo tale intento, i film di Fellini, di Chaplin, di Totò dovrebbero essere vietati per legge, senza contare "La divina commedia", i drammi di Shakespeare, la Bibbia. Il loro punto è che il mondo è una "pornotopia", ossia un luogo in cui già parlare della donna la rende oggetto sessuale del maschio. Il che, se è pur vero come principio, non propone alcun incontro fra il maschio e la femmina, ma un totalitarismo che ha fatto ritenere, a torto, che l'estremismo fanatico di MacKinnon e Dworkin scaturisse da posizioni di destra, mentre le loro posizioni si fondano su riflessioni marxiste, ossia di sinistra.
In Larry Flynt non si punta l'attenzione su questo contesto, e si evita così il rischio di centrare il discorso sulla pornografia anziché sui diritti d'espressione, né si parla dei danni della pornografia, anche solo per negarli. Forman descrive il meccanismo della lotta fra uomini nella collettività (il Popolo americano del titolo) attraverso un uomo che ci piace per la lealtà e ci dispiace per l'esasperazione, ma ci piace ancora per la determinazione e l'amore che manifesta. Larry non utilizza mai il proprio potere economico, che è cospicuo, al fine di vendicarsi dei torti subiti dagli amici. Li perdona, considerandoli parte importante della sua vita, considerando inoltre le debolezze e i difetti degli uomini in genere. Egli è un leader, come dimostra già subito lo spezzone iniziale di Larry bambino che distilla alcool. Ma per i propri nemici, quelli da cui si vede attaccato per l'esternazione delle sue idee, non dimostra alcuna pietà, ricorrendo a mezzi non violenti, anche se psicologicamente pesanti, come la finta pubblicità del Campari accompagnata dalla storia, del tutto inventata, del rapporto incestuoso del reverendo Falwell con la madre in un gabinetto pubblico. Erano anni che Althea desiderava l'attacco a Falwell, ma questo attacco non viene subito, matura nel tempo, in relazione agli accadimenti che restano fuori della vicenda narrata. Fino alla pubblicità del Campari, Falwell è solo il nome di un personaggio famoso disprezzato da Althea.
Se per Larry la sessualità ha un valore politico, per la moglie Althea (straordinariamente interpretata da Courtney Love) si tratta di divertimento, di libertà, di arte. È il mondo della fantasia che la muove, che le attraversa il corpo come un nervo eccitato, da quando faceva lo strip-tease a quando diventa redattrice di "Hustler", il giornale che porta tanta fortuna e tanti danni al protagonista. Althea è un personaggio fondamentale per la rappresentazione della libertà dello spirito artistico, senza ideologia, e per raccontare le conseguenze che un certo modo di fare arte può causare a uno spirito libero. Che questo modo di fare arte non sia l'arte nobile del dipingere o dello scolpire è un modo intelligente per evitare qualunque interferenza delle connotazioni di arte allo spirito artistico. Altro elemento essenziale in questo senso è l'estrazione disperata di Althea, orfana della famiglia, sterminata dal padre prima di suicidarsi. Le sue T-shirt mostrano la scritta «Chic» e «Love is baby soft» (L'amore è soffice come una bimba), quasi dei graffiti infantili, mentre quelle di Larry riportano «Christ was an anarchist» (Cristo era un anarchico), «I wish I were a black» (Vorrei essere stato un nero), «Fuck this court» (Affanculo questa corte). Mentre Althea vuole pubblicare una vignetta erotica del Mago di Oz, Larry pensa di introdurre nei temi trattati dalla rivista la religione, proponendo accoppiamenti di Adamo ed Eva, oppure di difendere la donna a suo modo, rappresentandola in copertina dentro un tritacarne con la scritta: «Non sono più disposto a trattare la donna come pezzi di carne.» O, ancora, si procura e fa avere all'emittente televisiva Cbs un video che riprende l'Fbi mentre compie un arresto illegale piazzando droga nelle mani della sua vittima. Anche in questo caso, il video è una rappresentazione, la rappresentazione della violenza del potere contro cui aveva già puntato il dito anni prima, davanti a una folla, all'aperto, alternando su un maxischermo le immagini di nudi maschili e femminili a immagini di genocidi, violenza accanita contro i manifestanti, gente torturata, il fungo dell'esplosione atomica. Anche qui il regista non ci dice che Woody Allen e altri noti personaggi pubblici avevano sottoscritto la manifestazione dell'Unione per una Stampa Libera. 

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