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Una versione sempre scoppiettante di Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, quella portata al Teatro Olimpico di Roma in questi giorni dalla simpatica attrice toscana Chiara Francini, vero ciclone di trovate e posture, e dall’ottimo Alessandro Federico, credibile e con una presenza scenica giusta a contenere l’esile, solo fisicamente, mattatrice Francini, regia di Alessandro Tedeschi. L’attrice porta in scena già dal 2019 una delle commedie più rappresentate del teatro italiano. Il testo, nato nel 1983 e per stessa ammissione di Fo ‘più di Franca che di Dario’, indagava a suon di risate la coppia ex sessantottina alle prese con la vita ‘borghese’ e col tradimento: la commedia, aggiornata e rivista, oggi l’indagine potrebbe apparire superata per contesto sociale, ma non certo per i sentimenti che va indagando, trova nuova linfa proprio nei guasti della coppia incapace di reggere la noia del quotidiano e in quel sottile o palese maschilismo che giudica la donna preda o proprietà. Risate plateali, o a denti stretti, posti esauriti e la dialettica maschile-femminile, invece che ridotta all’osso, squadernata in 80 minuti con testo e attori che fanno la felicità del teatro. Bravi!!!  (Serena Grizi)

Immagine S.G.