Zombi – 900 titoli per non riposare in pace
“Zombi – Oltre 900 titoli per non riposare in pace” è il nuovo titolo della collana Horror Project, primo scritto del critico cinematografico Francesco Lomuscio, tra i più noti esperti italiani di cinema dell’orrore. All’interno del libro, sono presenti oltre 900 film schedati e recensiti, 213 titoli citati e più di 150 schede tecniche di cortometraggi per ripercorrere tutta la storia del cinema degli zombi decennio per decennio, dai tempi del muto a quelli odierni degli elaboratissimi effetti digitali e delle invasioni televisive di morti viventi.
Un viaggio alla scoperta delle origini e del lungo, lento e inesorabile cammino intrapreso nell’ambito della Settima arte dalla figura dell’horror che, ormai conosciuta come salma resuscitata e affamata di carne umana, nasce, in realtà, attraverso il Voodoo e con connotati completamente diversi; per poi espandersi non soltanto all’interno del genere caro a Dracula e Freddy Krueger, ma spaziando in filoni totalmente estranei quali la commedia e prodotti per bambini. Un viaggio che l’autore ha concretizzato su carta nel corso di oltre vent’anni di ricerche, letture di materiale cartaceo e visioni di opere audiovisive edite ed inedite in Italia, di qualsiasi nazionalità, incluse produzioni orientali, low budget e perfino amatoriali. Questo prezioso volume è il frutto di un lavoro che l’autore ha portato avanti per 23 lunghissimi anni. Così l’autore ricorda come il progetto ha avuto origine: «All’epoca, nel 1990, già avevo un compagno di scuola media che amava gli zombi, quindi ci radunavamo spesso a casa sua con altri amici per guardarci i film di morti viventi, dai classici di George A. Romero a La casa e i due Démoni di Lamberto Bava. Purtroppo, nell’era delle vhs, in videoteca si trovavano soltanto i titoli più conosciuti, in quanto quelli più rari erano già fuori catalogo oppure passati in tv ma mai distribuiti in videocassetta. Io, in ogni caso, aggiornavo l’elenco estratto dall’articolo di Nardulli segnandomi tutto ciò che usciva al cinema e in home video e procurandomi i film anche ricorrendo a collezionisti privati; poi, nel 1996, scrissi una tesi scolastica sull’argomento lunga circa quaranta pagine. Soltanto la base per il testo attuale, che ho cominciato a mettere materialmente in piedi dal 2004, continuando ad accumulare i titoli necessari grazie alle rarità riscoperte dal dvd e al fondamentale aiuto del web.»
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