Zagarolo -Ordinanza per contrastare la prostituzione su pubblica via
Ordinanza per prevenire e contrastare pericoli all’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana derivanti dall’esercizio della prostituzione su pubblica via
Zagarolo – Con Ordinanza n°23 del 22 Marzo 2018, il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai, ha firmato ed emesso un’ordinanza per prevenire e contrastare i gravi pericoli all’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana derivanti da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su pubblica via.
“In alcune zone del territorio di Zagarolo il fenomeno della prostituzione su strada sta aumentando esponenzialmente, raggiungendo livelli inaccettabili per la popolazione – spiega Luciano Dedola, consigliere con incarico alla Sicurezza del Comune di Zagarolo. – Una così ampia diffusione del fenomeno pregiudica le condizioni di vita dei cittadini, costituendo per essi motivi di insicurezza, come dimostrano le numerose segnalazioni. Il protrarsi di tale turbativa potrebbe determinare nei cittadini la volontà di organizzarsi, come più volte manifestato, in forme spontanee di controllo con il rischio di dare luogo a spiacevoli episodi”.
L’Ordinanza si è resa necessaria dopo le numerose operazioni da parte dell’Arma a seguito di richieste di intervento per l’aumento graduale di degrado, pericoli per la circolazione stradale e per l’igiene pubblica.
“E’ doveroso e necessario adottare un provvedimento urgente perché la sola presenza dell’Arma non riesce a contenere il degrado e il disagio – aggiunge il Sindaco Piazzai. – Su tutto il territorio comunale, pertanto, è fatto divieto di porre in essere comportamenti diretti in modo da offrire prestazioni sessuali a pagamento; di richiedere informazioni o intrattenersi con soggetti che pongano in essere prestazioni sessuali a pagamento; di eseguire, alla guida di veicoli, manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale, ivi compresa la sosta o la fermata in prossimità dei comportamenti succitati. Le sanzioni amministrative previste ai trasgressori dell’Ordinanza è pari a 500,00€”.
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).