Zagarolo – Inaugurata la chiesa di Valle Martella
Inaugurata la chiesa di Valle Martella La struttura religiosa è dedicata a Santa Maria Regina
Zagarolo – È stata inaugurata ieri, Domenica 15 Dicembre, la nuova chiesa di Valle Martella, dedicata a Santa Maria Regina. La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo di Tivoli e di Palestrina, S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, ed è stata condotta dal Parroco Don Ramon Bravo e da Don Romolo Sabbi, davanti la presenza di numerosi sacerdoti delle parrocchie della Diocesi di Palestrina. Per l’Amministrazione comunale presenti il Sindaco, Lorenzo Piazzai; l’Assessore alle Politiche culturali e scolastiche, Emanuela Panzironi; l’Assessore alle Politiche sociali, Alessandra Ercoli e il Consigliere comunale Mariangela Protani.
La posa della prima pietra della chiesa Santa Maria Regina era avvenuta il 16 Aprile 2017. Il nuovo complesso parrocchiale sorge su un’area di proprietà parrocchiale, al centro di Valle Martella.
“Inaugurare un nuovo spazio di aggregazione e preghiera con Il Vescovo Parmeggiani e la Diocesi di Palestrina è un traguardo importante – spiega il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai. – La chiesa è il punto di riferimento per una Comunità, il segno identitario di un territorio. Il progetto di Santa Maria Regina viene ereditato dalla passata Amministrazione di Zagarolo: un ringraziamento va a chi ci ha preceduto e agli uffici comunali che hanno coordinato il lavoro con la Conferenza Episcopale Italiana. Esprimo tutta la mia gratitudine al Parroco Don Ramon Bravo per averci aggiornato costantemente dello stato dei lavori, un vero e proprio punto di riferimento per cittadini e Istituzioni”.
“La nuova chiesa non sarà soltanto un luogo di preghiera, ma anche un punto di socializzazione per tutte le famiglie e i giovani di Valle Martella – aggiunge l’Assessore alle Politiche sociali e residente di Valle Martella, Alessandra Ercoli. – Durante la costruzione di questa chiesa ho ammirato la partecipazione che tutti gli abitanti di Valle Martella hanno posto in ogni singola pietra. Un percorso durato due anni, ma che darà i suoi frutti nel futuro”.
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