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Yemen: le Organizzazioni umanitarie chiedono accesso immediato al personale detenuto e il rilascio dei colleghi

Agosto 07
19:47 2024

Yemen: dopo due mesi senza contatti, le Organizzazioni umanitarie chiedono accesso immediato al personale detenuto e il rilascio dei colleghi

CARE International, Oxfam e Save the Children ricordano alle autorità del Paese che il diritto umanitario internazionale richiede a tutte le parti in conflitto armato di rispettare e proteggere il personale umanitario, anche contro molestie, maltrattamenti e arresti o detenzioni illegali.

 Dopo due mesi senza contatti, CARE International, Oxfam e Save the Children ripetono i loro appelli per l’accesso immediato al personale detenuto da parte delle autorità nello Yemen settentrionale e chiedono il rilascio immediato e incondizionato dei colleghi.

Almeno 18 membri del personale dell’ONU e Organizzazioni non governative internazionali (INGO) e molti altri associati a organizzazioni della società civile, ONG nazionali e internazionali e altri enti che supportano attività umanitarie, sono stati arrestati due mesi fa.

Il luogo in cui si trovano i membri del personale rimane sconosciuto e né le loro famiglie né le organizzazioni delle quali fanno parte, sono stati in grado di parlare con loro o di vederli. Alcune delle persone arrestate hanno patologie mediche preesistenti.

Questo tipo di detenzioni sono senza precedenti e impediscono la possibilità per le organizzazioni di raggiungere direttamente 18,2 milioni di persone in Yemen che necessitano di aiuti umanitari e protezione, ovvero circa la metà della popolazione, di cui 14 milioni tra donne e bambini.

Tutti i membri dello staff detenuti lavoravano per le agenzie nel team di risposta a una delle peggiori crisi umanitarie del mondo e che, dopo quasi un decennio di conflitto, continua a peggiorare. Dall’inizio del 2024, infatti, l’aumento delle violenze e dei gravi eventi meteorologici hanno causato lo sfollamento di ulteriori 75.600 persone. Lo Yemen continua ad avere uno dei numeri più alti al mondo di sfollati interni, almeno 4,5 milioni di persone, molte delle quali si sono dovute spostare più volte.

“Siamo estremamente preoccupati per il benessere dei nostri colleghi che sono trattenuti da quasi due mesi. Non abbiamo avuto contatti con loro e non sappiamo ancora dove siano detenuti nonostante le ripetute richieste alle autorità. Anche le loro famiglie sono tenute all’oscuro di queste informazioni. Chiediamo di poter raggiungere i nostri colleghi e di rilasciarli immediatamente. Ogni giorno la situazione per milioni di yemeniti peggiora a causa del mix tra conflitto e sfollamenti, dei problemi di protezione, dei cambiamenti climatici e del peggioramento economico. È fondamentale che i nostri team abbiano accesso senza ostacoli e la capacità di svolgere i propri compiti senza la minaccia di arresti arbitrari e intimidazioni, in modo che possano avere un impatto positivo sulla vita della popolazione dello Yemen. Come agenzie umanitarie, abbiamo supportato le comunità nello Yemen per molti decenni prima dell’ultimo conflitto iniziato nel 2015. Il nostro impegno e coinvolgimento sono di lunga data e rimaniamo determinati ad affrontare le esigenze umanitarie degli yemeniti. Le crescenti restrizioni e minacce alla sicurezza degli operatori umanitari avranno un impatto sui membri della comunità che hanno sofferto il peso di questo conflitto. Ricordiamo alle autorità dello Yemen settentrionale che le Organizzazioni umanitarie e gli operatori umanitari operano in linea con i principi umanitari di indipendenza, neutralità, imparzialità e umanità. Il diritto umanitario internazionale richiede a tutte le parti in conflitto armato di rispettare e proteggere il personale umanitario, anche contro molestie, maltrattamenti e arresti o detenzioni illegali. Più in generale, la presa di mira di operatori umanitari, per i diritti umani e per lo sviluppo in Yemen deve cessare. Tutti coloro che sono detenuti devono essere immediatamente rilasciati.” hanno affermato le tre ONG internazionali in una dichiarazione congiunta.

CARE International è presente nello Yemen dal 1992 e opera in 14 governatorati. L’anno scorso, CARE ha raggiunto circa 2,8 milioni di persone con programmi di sicurezza alimentare e mezzi di sussistenza, acqua, servizi igienici e igienico-sanitari (WASH), salute riproduttiva, emancipazione economica delle donne e istruzione.

Oxfam lavora nello Yemen da oltre 40 anni e mantiene un approccio imparziale per garantire la fornitura di assistenza umanitaria a coloro che ne hanno più bisogno, anche nelle aree difficili da raggiungere. Da luglio 2015, Oxfam ha aiutato più di 3 milioni di persone in Yemen, in 9 governatorati, fornendo acqua pulita e servizi igienici, assistenza in denaro e buoni pasto.

Save the Children, l’Organizzazione indipendente e imparziale per i diritti dei bambini, lavora in Yemen dal 1963 ed è attualmente attiva in 11 governatorati, concentrandosi su sicurezza alimentare, salute, nutrizione, protezione dei bambini, istruzione e progetti per acqua, servizi igienici e igiene (WASH). L’anno scorso Save the Children ha raggiunto circa 2,3 milioni di persone nel Paese.

 

 

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