XXXVIII SAGRA DELLE CASTAGNE A ROCCA DI PAPA
In questi giorni di metà ottobre, una Rocca di Papa baciata dal sole ha donato a tutti noi una cornice fantastica di colori, suoni, sapori, profumi, arte, tradizioni popolari e cultura: un’affluenza di partecipata adesione all’evento, con visitatori che hanno apprezzato, oltre alle ottime Rocchicianelle, le castagne tipiche dei nostri boschi, anche i numerosi stand di artigianato, di gastronomia, bancarelle destinate alla solidarietà e all’impegno civile come quello dell’Aquilone Rosa per la lotta contro la violenza sulle donne.
È stata una vittoria partecipata di tutti: cittadini e associazioni, commercianti e artigiani, Amministrazione e Polizia locale, Protezione civile; ciascuno ha offerto un contributo positivo e originale alla festa paesana, giunta quest’anno alla trentottesima edizione; particolare impegno hanno dimostrato la veterana Associazione Centro Storico e la neonata Associazione Ali libere: una simbiosi d’intenti e di sforzi che ha consentito di realizzare qualcosa di cui essere veramente fieri e soddisfatti.
Ovunque, tra vicoli, sotto gli archetti, nelle piazze un via vai di ospiti che hanno dimostrato apprezzamento e curiosità, soprattutto per le belle iniziative che le associazioni cittadine e numerosi volontari hanno messo in atto: così lungo le stradine si sono visti aggirare i briganti e le brigantesse con i loro mantelli, cappelli, le armi; nella parte alta del borgo come per magia, un tuffo nel passato entrando nel villaggio medievale ricostruito accuratamente dall’Associazione Medioevo: utensili, armi, abiti, abitazioni di un passato per lungo tempo rifugio e quotidianità dei nostri avi; un lungo corteo di donne rocchegiane in costume tradizionale con conche di rame sulla testa e bambini in braccio ha sfilato lungo il Corso cittadino: grembiuli ricamati, corpetti di velluto, fazzoletti ripiegati sul capo, coralli al collo… per un attimo sembrava d’esser tornati indietro nel tempo e un brivido ha accomunato chi con il pensiero si lascia trascinare e avvolgere dai racconti d’altri tempi.
Gli Screpanti, il nostro concertino che vanta più di novanta anni, ha suonato sfilando lungo le vie della nostra città, rallegrando i presenti con il repertorio tradizionale. Non sono mancate le visite guidate ai murales lungo i vicoli del centro storico, la passeggiata sulla via Sacra e numerose altre iniziative cui hanno preso parte artisti e studiosi di storia locale, come Piero Botti.
Un vero trionfo questa Sagra, complice anche la soleggiata ottobrata e la consapevole condivisione comune di un obiettivo pienamente raggiunto, grazie all’impegno di tutti.
( FOTO PAOLA RUFINI)
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento