XIII EDIZIONE DELLA POESIA DIALETTALE A ROCCA DI PAPA
Il vernacolo può essere considerato in ogni angolo della terra come una seconda lingua, rispetto a quella ufficiale di ogni nazione. Esso costituisce l’anima di un popolo talmente è radicato nelle coscienze e nelle menti dei facenti parte del consorzio umano. Ogni regione, ogni provincia, ogni comune hanno il proprio dialetto, segno identificativo dell’individuo e al contempo della collettività.
Mettere per iscritto le proprie impressioni, i propri ricordi e le tradizioni tramandate oralmente in ogni paese costituisce una elevazione di dignità dei medesimi. Recitare in pubblico per poter far conoscere e tramandare il vissuto di una comunità è un atto sentito e dovuto verso i contemporanei e, in proiezione futura, verso le generazioni a venire.
Con grande impegno e professionalità, insieme a una passione profonda, è quello che da tredici anni compie Rita Gatta con la sua annuale esposizione poetica. Anche quest’anno, presso il Teatro Civico di Rocca di Papa ha avuto luogo la lettura di poesie dialettali, che come sempre la medesima nelle sue accezioni locali.
Sul palco del bellissimo e accogliente Teatro di Rocca di Papa si sono avvicendate decine di poeti di svariate parti d’Italia, conferendo alla manifestazione un effluvio poetico teso a riscaldare il cuore degli spettatori ed a introiettare nelle menti e nei cuori degli spettattori le vecchie esperienze e le ragioni di vita vissuta propri della tradizione vernacolare cui viene data dignità di scrittura.
Sulla passerella teatrale si sono avvicendati in tanti, con bravura e passione; fra loro vanno ricordati per particolare espressione poetica e spessore letterario la signora Maria Polidoro, Mario Giovanetti, Angelo Querini, Lorenzo Gabrielli, Claudia Sellati, Roberto de Luca e Anna Maria Fazi, Lina Furfaro, Aldo Coloprisco, Eleonora Persico, Gianfranco Botti, Renzo Marcus, Renata Marsili , Marisa Monteferri, Maria Rita Canterani, Filomena Aurora Canzano, Gianna Braghini. Anna Giovanetti, Fabrizio Castri, Mario Tamburri, Leila Spallotta, Armando Sbordoni, Cosimino Messina (Miro), Angela Minucci, Angela Cuomo, Maria Antonietta Sanpaolo in rappresentanza della mamma Lucia Mammucari, Maria Lanciotti, Tarquinio Minotti ed il sindaco di Colonna, Fausto Giuliani.
La serata è stata allietata dalle belle canzoni di Assy Serafini e dal maestro Paolo Valbonesi.
Una bellissima serata, che ha riconciliato l’animo umano con la serenità propria della poesia, proiettandola verso una dimensione in cui l’ lo narrante tende a fondersi con l’lo dello spettatore. Una elevazione dello spirito che riacquista la sua dimensione più alta.
Un grazie alla antica Poiesis, sempre più un bene inestimabile, soprattutto in un’epoca dominata dalla fredda e algida tecnologia.
Ma soprattutto un grazie a Rita Gatta, sensibilissima artefice con professionalità e talento, di uno spettacolo encomiabile.
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