XI Edizione della Poesia Dialettale Rocca di Papa
Passione per il dialetto e restrizioni da pandemia, puntualmente rispettati. Entrambi. La bellezza di esserci e l’impegno di procedere ancora insieme, uniti da interessi comuni, facendo tesoro dei momenti critici come quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo: è stato questo lo spirito che ha animato l’ XI Edizione della Poesia Dialettale curata da Rita Gatta. Una terrazza naturale sulla capitale l’inedita location all’aperto scelta per l’appuntamento 2020 dalla poetessa Rita, ideatrice della manifestazione: il Centro Anziani di Rocca di Papa, rappresentato dalla Presidente del Comitato Adriana Zoppi che ha aperto la serata con i versi di Trilussa. Il dialetto, come dice l’organizzatrice, è tradizione, ma anche cultura e storia e i suoi versi scelti “Monte Cave”, infatti hanno voluto celebrare il Tempio di Giove Laziale, sommità del Monte, luogo dove si trovava il Santuario dei Latini. Oggi purtroppo è un territorio infestato dalle antenne ed è con l’auspicio di poterne rivedere riscattata la sua dignità memorabile che Rita l’ha onorato anche nell’attestato donato ai partecipanti, con la foto d’epoca del Convento dei Passionisti. Numerosi i poeti che si sono succeduti, allietati dalla musica e voce di Paolo Valbonesi e di Assy Serafini. Gaetano Ricco napoletano, Maria Polidoro calabrese e rocchegiano, Fausto Giuliani colonnese, Nicoletta Berliri e Maria Marturana romanesco, Armando Sbordoni e Mario Tamburri albanense, Aldo Coloprisco e la sottoscritta calabrese, Ignazio Zito siciliano, Lucio Grasso napoletano, Giulio Iacoangeli genzanese, Maria Rita Canterani lanuvino, Franco Carfagna rocchegiano con versi di Anna Maria Fazi, Tarquinio Minotti monticiano; inoltre in rocchegiano hanno declamato i poeti: Claudia Sellati, Lorenzo Gabrielli, Mario Giovanetti , Florentina Doina Pagnejer, Salvatore Giovanetti, Anna Giovanetti, Maria Fondi, Massimo Onesti e Roberto Sellati lettore.
La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di Rocca di Papa e l’Amministrazione è stata rappresentata dalla giovane Consigliere comunale Laura Fico che si è complimentata per l’impegno dell’organizzatrice ringraziandola pubblicamente.
L’atmosfera che si è venuta a creare ha gratificato l’impegno e l’entusiasmo di Rita Gatta che con tanta riconoscenza accoglie i partecipanti, ricordando in silenzio anche alcuni poeti assenti e ci confida: “Ogni volta è una nuova avventura, personalmente c’è tanta gioia nel rivedere a distanza di un anno gli amici poeti, emozione nell’ascoltare i versi e i canti in vernacolo. Si cerca di migliorare, di offrire agli ospiti un’accoglienza festosa, di coinvolgerli nella grande famiglia di scrittori di rime e brani in dialetto”.
E anche per noi è una emozione nuova rivedersi in un’atmosfera amicale, in un momento di confronto, di aggregazione sociale nel quale ciascuno dà un assaggio del proprio vissuto, della propria cultura, nel dialetto delle proprie origini, quello che va in profondità e sa cogliere sfumature insolite come quelle della location che nel crepuscolo serale, alla fine della manifestazione di sabato, con quel tramonto musicato, era fiabesca.
La Rassegna del dialetto a Rocca di Papa per tutti noi amanti di quella lingua degli avi e dell’ infanzia, ma anche di quella parlata che ancora risuona nei vicoli dei nostri paesi d’origine, è già un appuntamento atteso per il prossimo anno, per rivedersi all’insegna della creatività espressa con immagini, pennellate di vernacolo e… continuare a crescere insieme.
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