Volley Club Frascati (Seconda divisione masch.), Mengoni: “I play off sarebbero un sogno”
Frascati (Rm) – Sta viaggiando davvero su ottimi livelli la Seconda divisione maschile del Volley Club Frascati. I ragazzi sono allenati dal 20enne tecnico Jacopo Mengoni (assieme al coach della serie C Francesco Antonazzo) e nell’ultimo turno hanno battuto la Polisportiva Subiaco con un secco 3-0 casalingo: “Abbiamo vinto il primo e il terzo set in modo chiaro – spiega Mengoni – Nel secondo abbiamo faticato un po’ di più andando a strappi, ma chiudendo comunque a nostro favore il parziale”. Mengoni, che è pure atleta della prima squadra del Volley Club Frascati e segue anche l’Under 15 maschile con Alessia Sadori e l’Under 13 femminile con Sara Cortella, parla del percorso di questo gruppo: “Una rosa giovane in cui ci sono tre ragazzi più grandi di me e quindi questa è una cosa un po’ particolare, come anche il fatto che due atleti hanno giocato con me nelle giovanili. Da quando li sto seguendo, abbiamo ottenuto solo vittorie tranne il recente k.o. per 3-2 contro l’Astrolabio che è una squadra di alta classifica e l’unico vero rimpianto legato alla sconfitta per 3-1 contro la Roman Volley in cui abbiamo dovuto adattare un ragazzo nel ruolo di palleggiatore. Al momento occupiamo il sesto posto e la buona striscia ci ha permesso di riavvicinarci alle squadre davanti a noi in classifica. Purtroppo rimangono poche partite da giocare e per questo motivo i play off rappresentano più che altro un sogno, ma cercheremo di chiudere al meglio il campionato”. Comunque nel gruppo della Seconda divisione maschile c’è qualche elemento interessante in ottica futura: “Un paio di loro si allenano già con la prima squadra, ma ci sono diversi ragazzi di valore”. La chiusura di Mengoni riguarda il suo coinvolgimento nel ruolo di allenatore: “Ho iniziato quasi per divertimento col gruppo Under 15, poi il presidente Musetti mi ha prospettato l’ipotesi di fare il corso e l’ho colta al volo. Questo è un ruolo che mi piace, anche se ovviamente voglio ancora stare nella pallavolo come atleta”.
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