Voglio Vivere, nella “Marcia per la Vita”
L’associazione “Voglio Vivere”, creata nel 2001, punta all’introduzione nella Costituzione italiana di un emendamento che garantisca la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale. Nel frattempo, intende promuovere leggi più restrittive a protezione della vita e dell’obiezione di coscienza. È impegnata attivamente sul fronte culturale mediante la diffusione di materiale (depliant, libri, DVD, filmati, cartoline e petizioni) che testimoni il dramma dell’aborto e le sue conseguenze anche per le madri. “Voglio Vivere”, di ispirazione cattolica, nel contesto del “Forum Vita Famiglia Educazione”, ha preso parte a Palermo alla prima manifestazione italiana “pro-life” sull’esempio dell’omonimo evento che ha riunito a Washington oltre quattrocentomila persone. Prosegue il proprio impegno a sostegno della vita in tutte le sue forme e manifestazioni. Con questo spirito l’Associazione ha animato a Palermo, assieme ad altre 43 realtà dell’associazionismo laico e cattolico, la prima edizione della “Marcia per la Vita”, che lo scorso 5 febbraio ha visto sfilare centinaia di persone per il capoluogo siciliano, all’insegna del grido «Difendere la vita sempre», slogan riportato sul grande striscione che ha aperto il corteo da piazza Croci a piazza Politeama. La manifestazione, unica in Italia, è stata promossa dal “Forum Vita Famiglia Educazione”, sull’esempio dell’omonima iniziativa che si tiene ogni anno negli Stati Uniti, e riunisce in piazza tutte le più autorevoli voci “pro-life” attive oltreoceano, sia laiche che legate a confessioni religiose. Un evento di risonanza mondiale, come testimoniato dal successo dell’ultima edizione, tenutasi a Washington a fine gennaio, con più di quattrocentomila persone, in maggioranza giovani sotto i venticinque anni, riunite davanti alla Corte Suprema. La “Marcia per la Vita”, patrocinata dalle principali istituzioni cittadine e regionali e dall’Università degli Studi di Palermo, ha voluto affermare con forza la difesa di un valore imprescindibile, dal concepimento alla morte naturale, in concomitanza con la “33° Giornata Nazionale per la Vita”. A conclusione dell’evento, un significativo e commovente momento di riflessione, con le testimonianze di operatori di comunità di recupero, medici, volontari, genitori di figli disabili, racconti che hanno toccato argomenti di particolare attualità, dall’aborto all’eutanasia, per arrivare alla droga e alle morti sul lavoro. Una visione a trecentosessanta gradi per fornire un quadro il più possibile completo e lontano da strumentalizzazioni, del grande e complesso mondo “pro-life” di cui “Voglio Vivere” è parte attiva e integrante in Italia e nel mondo.
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