Vjs Velletri, quattro nuovi innesti per la Juniores
Vjs Velletri, quattro nuovi innesti per la Juniores. Conferma in prima squadra bomber Cassandra, si presenta il manifesto della Scuola Calcio
Diversi colpi di mercato per la Vjs Velletri, che nell’ultima settimana ha definito ancor di più la rosa della Juniores che sarà affidata a mister Giulio Del Grosso. Si aggiungono alla truppa rossonera, infatti, Gabriele Caponera (centrocampista, classe 2003), Osvaldo Matano (esterno basso, classe 2003), Francesco Celli (difensore, classe 2003) e Daniele Castrichella (esterno, classe 2003). Buone notizie anche per la prima squadra, che per la terza stagione consecutiva potrà contare in attacco sull’apporto del bomber Danilo Cassandra, attaccante estremamente prolifico che ha all’attivo nelle prime due annate a Velletri la bellezza di quarantacinque reti realizzate. Ha confermato anche il portiere classe 2001 Lorenzo Rennetti, mentre sono in dirittura d’arrivo sia ulteriori conferme che nuovi acquisti volti a rinforzare il collettivo di mister Stefano De Massimi. Sul piano dirigenziale, invece, molta attenzione è stata rivolta verso gli open day. Al “Giovanni Scavo A”, nonostante un meteo non ottimale, sono scesi in campo moltissimi ragazzi fra ex tesserati e nuove leve. I due responsabili, Massimo Canini quale direttore sportivo e Antonello Cipriano in veste di referente del Settore Agonistico, hanno commentato con soddisfazione la partecipazione: “Si sono presentati molti ragazzi, di tutte le categorie. Ognuno è al suo livello di preparazione, ma è normale in questa fase della stagione. Si intravedono già bei gruppetti, la partecipazione è confortante. Siamo fiduciosi”. Diramato, infine, il manifesto programmatico della Scuola Calcio: “Le medaglie dei tornei prima o poi finiranno in cantina” – si legge nella nota firmata dal direttore tecnico De Massimi – “perché non ci danno la certezza di giocare poi ad altissimi livelli al contrario il cammino di formazione va costruito distanti dalla “coppa del quartiere”, ma su valori come dedizione e sacrificio, sfatando i miti delle illusioni e delle vittorie con compromessi e bambini che partecipano di meno. Questa è la linea in cui si cresce con coraggio, si affronta il rischio e le nuove difficoltà non sono mai inciampi negativi ma problemi da risolvere, perché come dicevamo in precedenza se i dubbi portano nuove risposte, i problemi superati con carattere aprono le giuste opportunità e salti tripli in mentalità. È fondamentale che ogni gruppo squadra con i propri sostenitori a seguito (i genitori), imparino ad amare questo lungo viaggio per non mirare esclusivamente al raggiungimento di una vetta sportiva, rimarcando il concetto del “Noi al posto dell’Io”, dando tutta la libertà e lo spazio possibile all’apprendimento, che risulterà sempre molto personale e senza tappe predefinite d’età. E il bello dei bambini deve restare proprio questo: “La sorpresa di non essere mai gli stessi del giorno precedente”.
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