Vjs Velletri, la ricetta di Bernardi: “Il nostro club è unico e vuole portare lustro alla città”
Sgomberando il campo dalle chiacchiere, il Direttore Generale della Vjs Velletri Mauro Bernardi ha rilasciato un’intervista in cui spiega i progetti in corso del club veliterno, dal ritorno al Campo “Giovanni Scavo” solo per le gare ufficiali al cambio di proprietà. Inoltre, il DG non manca di rispondere alle sollecitazioni sulle nuove realtà calcistiche cittadine: “massimo rispetto per tutti, ma la Vjs Velletri è una sola”, e auspica una stagione proficua e corretta da tutti e per tutti.
Mauro Bernardi, la Vjs Velletri ha cambiato da pochi giorni Presidente, ma lei rimane Direttore Generale: come si è materializzato questo avvicendamento e cosa cambia rispetto alla scorsa stagione?
Come tutti gli anni appena termina la stagione si inizia a pensare a quella successiva. Parlando con il Presidente Paolo Barbetta, che voleva migliorare l’organizzazione di questa gloriosa società, abbiamo tentato diverse strade per includere nuove forze, mentali ed economiche, a Velletri. Purtroppo permangono distanze di vedute con i nostri rispettabili interlocutori, e avviandoci nel lavoro abbiamo avuto l’opportunità di fare un colloquio con Fabrizio Di Meo, il quale ha più volte manifestato la volontà di dare il suo contributo per lo sport nella sua città. Già dal primo incontro c’è stata intesa, si è trovato un accordo poiché il nuovo Presidente ha apprezzato il lavoro svolto e non ha chiesto di cambiare o stravolgere gli equilibri ma di consolidare e alzare il livello dell’offerta sportiva e didattica societaria. Approfitto per ringraziare pubblicamente Paolo Barbetta, che resta vicino alla Vjs Velletri e che in due anni ha dato moltissimo.
La società, tramite il suo sito e la sua pagina facebook, ha ufficializzato i tecnici e l’organigramma, con una riconferma quasi in blocco dello staff. Quali sono gli obiettivi primari a livello sportivo per la scuola calcio?
Vogliamo riportare la Vjs Velletri dove merita. Riconfermati i tecnici, che hanno fatto bene e sono stati apprezzati da tutti per la loro professionalità, con entusiasmo ci siamo rituffati nella programmazione. La Scuola Calcio può crescere con un lavoro quotidiano di organizzazione e precisione. Non vogliamo usare palliativi o pubblicità ingannevoli per attrarre i ragazzi nel nostro club, al contrario ci interessa che i bambini e gli atleti apprezzino le nostre intenzioni e le nostre capacità. I nostri obiettivi non sono solo sportivi ma anche comportamentali: lungi dalla Vjs Velletri speculare, allontanare le famigli e i ragazzi dal rettangolo di gioco. Le parole chiave sono ‘rispetto’ e ‘aggregazione’. Di conseguenza cresceremo anche a livello sportivo.
La scorsa settimana l’Assessore allo Sport Alessandro Priori vi ha ricevuti in un Incontro ufficiale, quale è la situazione dei campi sportivi quest’anno? La riunione con la Consulta dello Sport presieduta da Monica Brandizzi, invece, cosa ha prodotto?
Colgo l’occasione per ringraziare e fare in bocca al lupo all’assessore Alessandro Priori, ci ha invitato ad un incontro conoscitivo e sono rimasto soddisfatto dalla sua disponibilità e soprattutto dal fatto che abbia ascoltato con pazienza e interesse le nostre problematiche. Noi abbiamo sempre gli stessi problemi, perché giustamente non facciamo parte del bando e siamo fuori dal Comunale. Posso dire, però, che abbiamo ottenuto il nulla osta per giocare le gare ufficiale della Prima Squadra e della Juniores al “Giovanni Scavo” e per questo ringrazio anche il Sindaco Orlando Pocci oltre che l’Assessore Priori. Per noi è già un traguardo raggiunto. Anche alla riunione della Consulta abbiamo visto intenzioni positive e incontrato le varie forze sportive di Velletri. È stato un momento di utile confronto per conoscere le problematiche altrui, ad esempio la pallanuoto femminile che ha raggiunto il meritevole e storico risultato della A1 – e faccio i complimenti alla società e al presidente – non ha una Piscina per disputare il campionato e dovrà andare in trasferta. Per il bene dello sport e dei nostri ragazzi dobbiamo adoperarci, più uniti possibile, per risolvere queste carenze. Noi anche, lavorando su campi privati, abbiamo un investimento importante a cui far fronte, ma è una scelta obbligata e sapevamo benissimo che avremmo dovuto per tre anni almeno fare questi sacrifici: li facciamo ben volentieri se i ragazzi sono felici.
Un’ultima domanda: lei ha accennato nella prima risposta ai progetti della Vjs Velletri e al fatto che il club rossonero non ha operato alcun accordo con altre società. Per cui qual è la mission della stagione 2018-2019 e quali saranno i punti di riferimento per i genitori?
La Vjs Velletri è rinata tre anni fa dalle ceneri della società del Presidente Scaccia. È storia nota, e non voglio ripeterlo, che non siamo riusciti a salvare quel club. Adesso però la Vjs Velletri esiste, è una sola, e cioè quella che tutti conoscete da tre anni, unica, sana, con obiettivi precisi e non ha succursali. La nostra segreteria, che sarà presto ampliata, è sempre al “Maracanà” e i nostri campi di gioco sono lo stesso “Maracanà” e lo “Scavo” per le partite ufficiali. Non abbiamo fatto alcuna fusione, i nostri colori sono sempre gli stessi e speriamo che tutti i cittadini e tutti i ragazzi ci sostengano per questo anno importante di transizione. Abbiamo presentato formalmente la richiesta di ammissione con riserva alla Seconda Categoria, vogliamo radicarci sul territorio. Domenica porteremo il nostro saluto alla festa della Banda Volsca, che ci è sempre stata vicino dai tempi della rifondazione. Io non ho mai parlato di categorie, ma oggi con un po’ di ambizione penso che insieme a Fabrizio Di Meo ci sia la ferma volontà di arrivare in tre o quattro anni a conquistare la Serie D e stabilizzarvisi così da dare a Velletri il palcoscenico calcistico che merita.
UFFICIO STAMPA VJS VELLETRI
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