Vivo per miracolo
Proprio di solidarietà ed altruismo è la storia di Giancarlo Agostinelli, 61 anni, volontario della protezione civile roccapriorese che, a causa dell’emergenza neve, ha quasi rischiato di morire: il freddo e la fitta coltre di neve ha fatto sì che il 3 Febbraio il suo mezzo si fermasse proprio lì dove non c’era nessuno che lo poteva aiutare; alle 13 del pomeriggio era stato chiamato a soccorrere un anziano che non poteva raggiungere l’ospedale per sottoporsi a dialisi: « ho cercato di riparare lo spalaneve ma non c’era niente da fare, ho passato molto tempo sotto il mezzo per cercare di sistemarlo ma non voleva ripartire, in questo modo mi sono talmente gelato che non riuscivo a muovermi, per fortuna alcuni colleghi sono arrivati in tempo». Giancarlo ha passato quattro ore interminabili rifiutandosi sempre di chiamare l’ambulanza proprio perché pensava che i suoi concittadini avessero bisogno di assistenza sanitaria, viste le condizioni impossibili delle strade, impercorribili soprattutto a causa della caduta di alberi e rami; ricordiamo infatti che molta gente malata ha avuto grande difficoltà a spostarsi e a chiedere aiuto in assenza di linea telefonica fissa e mobile. Dopo lo smarrimento, la confusione e lo stato di ipotermia, Agostinelli è stato assistito anche da alcune persone del luogo e dopo la paura è subito tornato operativo assieme ai volontari che hanno lavorato giorno e notte affinché il paese potesse rispondere con fermezza al caos messo in atto dal tempo siberiano. L’Italia potrebbe raccontare tante altre storie come questa di volontari che hanno vissuto il terremoto, le alluvioni, il disastri ambientali e tanto altro, e da cui vorremmo poter prendere non solo spunto narrativo, ma esempio o almeno un po’ del loro coraggio e volontà.
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