“Viva New York”di Gianluca Galletto il 6/11 alla John Cabot University
La presentazione del libro Viva New York, Paesi edizioni, di Gianluca Galletto, si terrà il 6 Novembre alle ore 18:30 presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University (Via della Lungara, 233 Roma – 00165). Insieme all’autore dialogheranno il Presidente della John Cabot University, Franco Pavoncello e la giornalista e conduttrice RAI, Barbara Carfagna.
L’evento sarà aperto al pubblico, in lingua inglese, e per partecipare sarà necessario registrarsi al link: https://forms.office.com/e/nVS117L22f
Un saggio che racconta la nuova immagine di New York City, capitale dell’Occidente e città melting pot per eccellenza: scritto da Gianluca Galletto, manager pubblico e privato, tra i fondatori del PD negli Stati Uniti, che vive nella Grande Mela sin dagli anni Novanta. Il libro è impreziosito dalla prefazione dell’ex sindaco di New York, Bill De Blasio.
Quella descritta nel saggio di Galletto è una New York progressista, con più donne ai vertici dei centri decisionali, con regolamentazioni innovative e un polo attrattivo di investimenti che ha per certi versi superato la Silicon Valley come centro dell’innovazione mondiale. Tra la nuova policy d’investimenti misti pubblici e privati che stanno portando la metropoli verso la transizione energetica e verso un approccio sempre più green, New York si propone come un modello da seguire anche per l’Italia, capace di affrontare problemi seri come quelli legati all’housing e all’immigrazione illegale.
In sette brevi lettere, dense di fatti e considerazioni inedite, il libro fotografa la realtà economica e sociale della New York City dei nuovi Anni Venti: un laboratorio d’idee, movimenti, attivismo e business molto distante dall’idea che molti hanno ancora della Grande Mela, legata a Wall Street, Sex & the City e Woody Allen.
NYC è diventata un esempio cui guardare per l’abbondanza di capitali, intrattenimento e cultura. Il libro rappresenta, dunque, un messaggio all’Italia: nell’appendice compaiono infatti dieci proposte che suonano come un manifesto politico del nuovo corso che sta prendendo la città.
«Quel Viva New York con cui Gianluca Galletto omaggia la mia città nel titolo del libro, è un’esortazione a migliorarsi e una testimonianza di scrittura informata, civile e tecnica. Con leggerezza, pagina dopo pagina, si passa da aneddoti a esempi analitici che spiegano come è amministrata una grande metropoli come New York, e che suggerisco di prendere in considerazione ai miei colleghi italiani». dalla prefazione di Bill De Blasio.
«In queste pagine ho cercato di ritrarre una New York – oggi unica seria contendente alla Silicon Valley come capitale globale dell’innovazione, diversa dalla narrativa prevalente, descrivendo aspetti in parte inediti. New York è molto più simile ad una città-stato progressista con influenza europea di quanto si possa pensare; inoltre, ha subito una notevole trasformazione negli ultimi quindici anni, in gran parte dovuta ad alcune scelte fatte dal punto di vista politico, economico e leadership culturale, che si sono rivelate vincenti. A New York è stata implementata una strategia per sostenere le industrie del futuro, con investimenti intelligenti nell’ecosistema tecnologico, sostenibilità, resilienza, equità e inclusione. L’emergere di startup, aziende tecnologiche e il capitale di rischio ha portato la Grande Mela a superare la Silicon Valley nelle scienze della vita, mentre Manhattan da sola ora vanta più start-up in fase iniziale di San Francisco». Gianluca Galletto.
Gianluca Galletto – Esperto di sviluppo e innovazione urbana, manager, dopo gli studi alla Bocconi di Milano si è trasferito da trent’anni a New York, dove è arrivato per studiare a Yale. Abbandonata Wall Street dopo quasi tre lustri di lavoro nel settore finanziario, si è impegnato accanto al sindaco Bill de Blasio nell’amministrazione pubblica della Città di New York, ricoprendo importanti incarichi. Da sempre attivo in politica in Italia e negli Usa (accanto a Barack Obama per le presidenziali del 2008 e del 2012), oggi è il principale punto di riferimento del centrosinistra italiano a New York, e tra i fondatori del Pd negli Stati Uniti.
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