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Vitorchiano – Maria Stuarda – Schiller E La Riforma

Vitorchiano – Maria Stuarda – Schiller E La Riforma
Settembre 14
10:46 2017

Quartieri Dell’arte 2017
Maria Stuarda – Schiller E La Riforma
Due regine. Due donne. Tra ragione e sentimento.
Una sezione speciale del Festival di quest’anno – focalizzato sul 500° anniversario della Riforma protestante in Europa e in Italia – dedica un focus specifico all’opera di Friedrich Schiller e allo sguardo della cultura tedesca riformata sull’Italia e sul Rinascimento.
Il ciclo si apre venerdì 15 settembre a Vitorchiano (ore 17 – Complesso di Sant’Agnese) con l’edizione site-specific di un grande classico, MARIA STUARDA, allestita in versione itinerante dal regista Marco Lucchesi, che ha coinvolto gli artisti visivi del luogo e il Complesso Bandistico Fedeli di Vitorchiano, con i contributi video e musicali di Marco Schiavoni e i costumi di Sabrina Chiocchio. In scena, fino a domenica 17 settembre, Daniela Giordano e Viola Graziosi, con gli allievi della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma: Luisa Casasanta, Anna Mallamaci, Martina Massaro, Sylvia Milton, Lorenzo Parrotto, Fabio Vasco, Gabriele Zecchiaroli, Francesca Ziggiotti.
Quello tra la protestante Elisabetta e la cattolica Maria Stuarda è il faccia a faccia di due regine, perché qui si scontrano pubblico e privato, senso dello Stato e libertà individuale, ma nello stesso tempo quello di due donne. La cortesia dell’inizio precipita ben presto nell’alterco e poi nell’offesa, ma il risultato dell’incontro dimostra soprattutto quanto difficile sia per entrambe separare la ragione dai sentimenti, la giustizia dai propri istinti e dalle proprie esperienze di vita. Le poche didascalie originali evocano un’azione drammatica che fino all’ultimo deve oscillare, come voleva Schiller, tra il timore della catastrofe e l’illusione di un suo risolversi improvviso. Nel momento cruciale, le due regine arriveranno comunque alle stesse conclusioni sulla vanità delle glorie umane e sul fallimento dei propri disegni. Insieme alla grandiosità del progetto estetico-filosofico che sostiene l’azione scenica, è questo a fare di questa tragedia un capolavoro.
Marco Lucchesi è uno dei più rispettati registi italiani della sua generazione. Ha diretto nel 1997 la compagnia stabile del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha portato in scena prime mondiali di Edoardo Sanguineti e Manlio Santanelli
Daniela Giordano. Attrice, cantante, regista, autrice, studiosa di teatro contemporaneo internazionale. Lavora in teatro, cinema, televisione e radio, in Italia e all’estero. È fondatore del Centro di Ricerche Teatrali Scenamadre e direttore artistico di Festad’Africa – Festival Internazionale delle culture dell’Africa contemporanea. Nel 2016 è stata nominata dal Ministro della Cultura d’Egitto, Membro Permanente dell’High Committee Of SITFY- International Theatre for Youth.
Viola Graziosi. Figlia d’arte, nata a Roma e cresciuta in Tunisia, debutta a 16 anni in una commedia di Turgenev. A 17 anni Carlo Cecchi la sceglie per interpretare Ofelia nell’Amleto di Shakespeare. Con lui partecipa al progetto Trilogia Shakespeariana che farà tournée internazionali. Si trasferisce a Parigi e viene ammessa al prestigioso Conservatoire National Supérieur d’Art Dramatique dove consegue il diploma di recitazione. Lavora con Marcel Maréchal, Alain Françon, Hélène Vincent, Catherine Hiegel, Laurence Sendrowicz. Inin Italia con Cecchi, Giorgio Ferrara, Consuelo Barilari, Gioia Costa, Piero Maccarinelli, Cristina Comencini, Franco Però, Gabriele Lavia, Daniele Salvo, Paolo Magelli. Nel cinema esordisce con Le parole di mio padre di Francesca Comencini. È diretta anche da Pupi Avati, Ulderico Pesce, Andrea Biglione. Partecipa ad alcune fiction televisive.
Ingresso gratuito (offerto dalla Direzione)
INFO E PRENOTAZIONI:
ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com
www.quartieridellarte.it

Una sezione speciale del Festival di quest’anno – focalizzato sul 500° anniversario della Riforma protestante in Europa e in Italia – dedica un focus specifico all’opera di Friedrich Schiller e allo sguardo della cultura tedesca riformata sull’Italia e sul Rinascimento.

Il ciclo si apre venerdì 15 settembre a Vitorchiano (ore 17 – Complesso di Sant’Agnese) con l’edizione site-specific di un grande classico, MARIA STUARDA, allestito in versione itinerante dal regista Marco Lucchesi, che ha coinvolto gli artisti visivi del luogo e il Complesso Bandistico Fedeli di Vitorchiano, con i contributi video e musicali di Marco Schiavoni e i costumi di Sabrina Chiocchio.

In scena, fino a domenica 17 settembre, Daniela Giordano e Viola Graziosi, con gli allievi della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma: Luisa Casasanta, Anna Mallamaci, Martina Massaro, Sylvia Milton, Lorenzo Parrotto, Fabio Vasco, Gabriele Zecchiaroli, Francesca Ziggiotti.

Quello tra la protestante Elisabetta e la cattolica Maria Stuarda è il faccia a faccia di due regine, perché qui si scontrano pubblico e privato, senso dello Stato e libertà individuale, ma nello stesso tempo quello di due donne. La cortesia dell’inizio precipita ben presto nell’alterco e poi nell’offesa, ma il risultato dell’incontro dimostra soprattutto quanto difficile sia per entrambe separare la ragione dai sentimenti, la giustizia dai propri istinti e dalle proprie esperienze di vita. Le poche didascalie originali evocano un’azione drammatica che fino all’ultimo deve oscillare, come voleva Schiller, tra il timore della catastrofe e l’illusione di un suo risolversi improvviso. Nel momento cruciale, le due regine arriveranno comunque alle stesse conclusioni sulla vanità delle glorie umane e sul fallimento dei propri disegni. Insieme alla grandiosità del progetto estetico-filosofico che sostiene l’azione scenica, è questo a fare di questa tragedia un capolavoro

Marco Lucchesi è uno dei più rispettati registi italiani della sua generazione. Ha diretto nel 1997 la compagnia stabile del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha portato in scena prime mondiali di Edoardo Sanguineti e Manlio Santanelli.Daniela Giordano. Attrice, cantante, regista, autrice, studiosa di teatro contemporaneo internazionale. Lavora in teatro, cinema, televisione e radio, in Italia e all’estero. È fondatore del Centro di Ricerche Teatrali Scenamadre e direttore artistico di Festad’Africa – Festival Internazionale delle culture dell’Africa contemporanea. Nel 2016 è stata nominata dal Ministro della Cultura d’Egitto, Membro Permanente dell’High Committee Of SITFY- International Theatre for Youth.

Viola Graziosi. Figlia d’arte, nata a Roma e cresciuta in Tunisia, debutta a 16 anni in una commedia di Turgenev. A 17 anni Carlo Cecchi la sceglie per interpretare Ofelia nell’Amleto di Shakespeare. Con lui partecipa al progetto Trilogia Shakespeariana che farà tournée internazionali. Si trasferisce a Parigi e viene ammessa al prestigioso Conservatoire National Supérieur d’Art Dramatique dove consegue il diploma di recitazione. Lavora con Marcel Maréchal, Alain Françon, Hélène Vincent, Catherine Hiegel, Laurence Sendrowicz. Inin Italia con Cecchi, Giorgio Ferrara, Consuelo Barilari, Gioia Costa, Piero Maccarinelli, Cristina Comencini, Franco Però, Gabriele Lavia, Daniele Salvo, Paolo Magelli. Nel cinema esordisce con Le parole di mio padre di Francesca Comencini. È diretta anche da Pupi Avati, Ulderico Pesce, Andrea Biglione. Partecipa ad alcune fiction televisive.

Ingresso gratuito (offerto dalla Direzione)

INFO E PRENOTAZIONI:
ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com
www.quartieridellarte.it
Marzia Spanu  spanumar@gmail.com

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