Viterbo – Marlene l’Unica moglie
14 15 16 Ottobre 2016 – ore 21 – Viterbo – Chiesa S. Egidio – Corso d’Italia
Una produzione EN.PI Entertainment
Niccolo’ Petitto
presenta
Giancarlo Ratti
Donatella Pandimiglio
in
Marlene l’Unica moglie
Novità assoluta di
Valeria Botta
con
Marco Simeoli
Al pianoforte Al violoncello
ROBERTO GORI FABRIZIA PANDIMIGLIO
scene e costumi movimenti coreografici
ANDREA STANISCI GLORIA POMARDI
Musiche di
ROBERTO GORI
regia
MARCO MATTOLINI
Foto PAOLO LOMBARDO –
Aiuto Regia: ILARIA NESTOVITO – MATTEO VOLPOTTI
INFO E PRENOTAZIONI
ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com www.quartieridellarte.it
UFFICIO STAMPA
Roma Marzia Spanu 3356947068 | spanumar@gmail.com Francesco Caruso Litrico 3334682892 | fralit@alice.it
Viterbo Simone Carletti 3282765026
MARLENE L’UNICA MOGLIE
Note di regia
Da anni, assieme a Donatella Pandimiglio , fantasticavamo su uno spettacolo dedicato a Marlene Dietrich. Da una parte però temevamo di cimentarci con un tale mito, dall’altra avevamo le idee molto chiare soprattutto su cosa lo spettacolo non dovesse essere.
Non volevamo certo un recital e nemmeno una rivisitazione del personaggio fatta di citazioni e aneddoti. Capivamo che ogni approccio biografico, dati i tumultuosi eventi della sua vita e del periodo storico in cui si erano svolti, sarebbe stato arduo e presuntuoso. Abbiamo scartato fil rouge scontati e banali che a volte si applicano a personaggi della stessa levatura. Insomma eravamo piuttosto confusi e nello stesso tempo sempre più motivati dall’obbiettivo del progetto: non solo rendere omaggio ad una personalità artistica cruciale del secolo scorso, ma anche capire le ragioni del suo essere oggetto di amori e odi assoluti dai suoi ai nostri giorni.
Quando finalmente Valeria Botta, giovane autrice di narrativa e televisiva, anch’essa appassionata all’idea di raccontare (con uno spettacolo non pericolosamente ovvio) questa diva così carismatica, dopo una capillare ricerca biografica, ci ha raccontato la storia vera di una donna (Tamara Matul, la governante della figlia di Marlene) che è vissuta ai margini e nell’ombra della divina, e quella parallela di Rudolph, unico marito della Dietrich poi amante di Tamara. Questi due personaggi dalla biografia assolutamente speciale ci hanno dato – attraverso una serie di scritture e riscritture- la chiave dello spettacolo di prosa che proponiamo che si avvarrà della musica e delle canzoni del grande conosciutissimo repertorio di Marlene (interpretate dal vivo da due musicisti e dagli attori in scena).
L’azione, innescata dall’ambizione di un giovane giornalista in cerca di scoop che ha ottenuto un’intervista dal marito di Marlene, vedrà sovrapporsi e scomporsi le due figure, quella della grande star e quella della donna comune che , nella sua follia, era convinta di essere Marlene. Complice interessato di questa nevrosi , vittima e carnefice, l’uomo che è stato marito prima dell’una e poi dell’ altra. Superato in questo modo il rischio di un racconto meramente biografico o celebrativo, il testo – in un alternarsi di situazioni anche paradossali e comiche – ci invita ad una riflessione aperta sul rapporto fra follia e mito, sulla sofferenza alla quale malgrado tutto ci si affeziona, sulla resistenza al cambiamento e alla ricerca della propria reale identità, temi che riguardano tutti.
Il racconto della notte che precede la partenza, di cui solo alla fine scopriremo la vera destinazione, si svolge nella casa di Rudolph e Tamara. Un grande pianoforte che servirà alle prove dello spettacolo che Tamara/Marlene si illude di fare, e casse piene dei vestiti smessi che la diva regalava alla governante, cimeli veri e finti, bagagli pronti per la partenza suggeriranno di volta in volta i luoghi deputati delle visioni evocate dalla fantasia e dalla follia della donna e del marito che la asseconda.
Marco Mattolini
DONATELLA PANDIMIGLIO bio
Nasce artisticamente alla fine degli anni ’70 ed il suo esordio e’ stato immediatamente ad altissimo livello come vocalist/cantante di importanti colonne sonore per il cinema: ricordiamo “A noi due” ( musica F. Lai, regia C. Lelouch con Catherine Deneuve) anno 1979, e “ Nessuno e’ perfetto” ( musica R. Ortolani con R. Pozzetto e O. Muti) 1981; partecipa poi a importanti festival internazionali come: Atami Festival (Giappone) anno 198. Vince il Festival Canzone Maltese, anno 1984. Presto si avvicina al teatro che trova essere il suo habitat naturale. ricordiamo: “madame blanche” debutto Teatro Metastasio di Prato, protagonista, anno 1985/86 – 1986/87. “Vaudeville” con Leo Gullotta 1990/1991.
Alla fine degli anni ’80 ne “I 7 re di roma” debutta al Teatro Sistina di Roma : un duplice grande decisivo incontro, con Gigi Proietti e con Nicola Piovani, con il quale poi ha collaborato per circa 20 anni. Con la coppia Piovani/Cerami ricordiamo in particolare una collaborazione ultra ventrennale tra cui: “Le cantate del fiore e del buffo”, “Il signor novecento”, “Canti di scena”, “Semo o nun semo”.
Ricordiamo inoltre i suoi spettacoli con relativa uscita in cd: “Melodica”scritto, diretto e prodotto da G. Proietti (1997/99), “A piedi nudi nell’anima” (2005/06/07), “Aspettando Barbra” omaggio a B. Streisand (2007/2008).
Tra i suoi spettacoli merita rilievo la commedia musicale, di cui è stata autrice/protagonista“Backstage”(‘ E figlie so’ figlie) nelle stagioni 2001/2002 e 2002/2003. Nel 2014 al TODI FESTIVAL è protagonista in prima assoluta della versione italiana, nel ruolo di Norma Desmond, del grande Musical “Sunset Boulevard” di A. L. Webber, Musical portato al successo in America negli anni ‘90 nella versione di Glenn Close.
È casting, vocal/coach e interprete dell’opera musical del maestro Riz Ortolani , “Il principe della gioventu’ ” con la regia di P. Luigi Pizzi (debutto teatro la fenice di venezia 2007).
Esporta alcuni suoi successi anche all’estero. È inoltre vocal coach (tra tutti Rugantino di Enrico Brignano) e docente, da più di 20 anni, di tecnica vocale e interpretazione per importanti scuole di teatro tra cui ricordiamo: il Laboratorio di arti sceniche, diretta da G. Proietti, l’Accademia del musical di Prato diretta da Simona Marchini, la Corrado Pani diretta da Pino Insegno e da ultimo l’Accademia internazionale del musical, essendo da quest’anno anche nella giuria dell’oscar del musical.
MARCO MATTOLINI bio
Più di 65 lavori teatrali (la maggior parte dei quali di autore contemporaneo e/o novità assolute per l’Italia), nove musical (“Corto Maltese” di Pratt – Ongaro – Mattolini, musiche di Paolo Conte, “Il gatto che scoprì l’America” per il Teatro dell’Opera di Roma, “Polvere di stelle” di Zapponi e Micheli, “Parlami di me” di Costanzo e Vaime con Christian De Sica, “A un passo dal sogno” di Costanzo e Vaime, con Platinette e i ragazzi di “Amici”, “Portami tante rose.it” con Valeria Valeri, Paolo Ruffini e i ragazzi di “Amici”, “Roma se nasce” di Costanzo- Vaime, “Svegliati e sogna” con Rossana Casale, “Altro di me…” con Katia Ricciarelli; due opere liriche (“Il gioco dei mostri” per l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e “Haensel e Gretel” con l’Orchestra Sinfonica Siciliana), due film: “Il mistero del Morca” (1984 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; Festival di Berlino; Festival di Algeri, ecc.) , “Per finta e per amore” (2002 Festival de la Comedie di Montecarlo, Festival Cinema di Torino e Miami ), oltre cento puntate di fiction televisiva come regista, oltre 600 ore di televisione come autore o story editor (di fiction, varietà, documentaristica, cartoni animati), l’ideazione e la cura di decine di eventi di spettacolo dal vivo, una decina di traduzioni e adattamenti per la scena, la direzione artistica del Todi Arte Festival 1999 e di varie imprese e associazioni di produzione dello spettacolo, questo, in sintesi, il bilancio di oltre 30 anni di lavoro.
Fra gli spettacoli più significativi: “Il bacio della donna ragno” di Puig, “Nerone” di Terron, “Bent” di Shermann, “Come gocce su pietre roventi” di Fassbinder, “Il fu’ Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila” da Pirandello (con Flavio Bucci), “Gli alibi del cuore” di Maraschi, “Sunshine” di Mastrosimone, “La strana coppia” di Simon,”Hurlyburly” di Rabe, “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Albee, “Due di noi” di Frayn, “Mugugni” di Berkoff, “La Traviata di Lisbona” di McNally, “Caro bugiardo” di Shaw – Campbell, “Double act” di Clayton, “Se questo è un uomo” di Levi, “Quante vite avrei voluto – una storia per Luigi Tenco” di Paterlini, “Come una rana d’inverno”, assieme a Gloria Pomardi. “Sette” di aa.vv, con Nancy Brilli, “Ladro di razza” di Gianni Clementi con Massimo Dapporto “Cancun” con Mariangela D’Abbraccio, “Figli di un dio minore” con Giorgio Lupano.
Fra i lavori più significativi per la Tv: nella fiction Zanzibar (C.Bisio, S. Orlando, A. Finocchiaro), Due per tre (Dorelli – Goggi) , Don Luca (L. Laurenti), Casa Italia, Carabinieri 3,4,5,6,7,8, Al di là del lago . Nell’intrattenimento: Emilio, (’89 e ’90), Serata D’Onore (’90 e ’91), Domenica In (1994 – M. Venier), Ars Amanda (A. Lear), Cielito lindo (Bisio, Cenci, Littizzetto), Chi ha incastrato Peter Pan?(Bonolis), Seratissima (canale 5).
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