Vite in Musica. Dal 5/11 al Teatro Palladium cinema e note con i biopic dedicati alle leggende della musica: Whitney Houston, Ray Charles, Andreï Filipov e i Bee Gees
Whitney Houston, Ray Charles, Andreï Filipov e i Bee Gees: tra grandi voci e storie drammatiche, innovatori e sperimentatori, dal 5 novembre al 10 dicembre torna al Teatro Palladium Vite in Musica, un’immersione nelle vite straordinarie di questi artisti, raccontate attraverso le narrazioni cinematografiche di Kasi Lemmons, Taylor Hackford, Radu Mihăileanu e Frank Marshall.
In dialogo fra cinema e musica, gli incontri di Vite in Musica diventano così occasione per scoprire i retroscena delle vite di artisti icone della storia della musica, indagando il legame fra le sette note e la settima arte, secondo l’idea originale di Luca Aversano ed Enrico Carocci che ha dato il via al progetto. Le “vite in musica” spaziano dal classico al rock al soul e danno particolare risalto alle relazioni fra la regia e la composizione, fra il genere e il profilo musicale, senza dimenticare le vicende che hanno legato grandi registi a grandi compositori e musicisti ed esaltando le esperienze personali dei protagonisti intrecciate con quelle storiche.
Il primo appuntamento è martedì 5 novembre con Whitney – Una voce diventata leggenda (Whitney Houston: I Wanna Dance with Somebody, 2022) di Kasi Lemmons, con introduzione di Luca Aversano e Enrico Carocci. Scoperta dal produttore discografico Clive Davis, la fama di Whitney Houston prende piede intorno agli anni ’80, prima di diventare una delle più grandi cantanti della sua generazione. Con oltre 200 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, ha raggiunto vette storiche: è stata la prima artista a piazzare 7 singoli consecutivi al primo posto della Billboard Hot 100 e l’album The Bodyguard (1992), contenente la celebre “I Will Always Love You,” è la colonna sonora più venduta di sempre; il Guinness dei Primati l’ha riconosciuta come l’artista donna più premiata di tutti i tempi con un totale di circa 657 premi (tra cui 8 Grammy Awards, 2 Emmy Awards, 31 Billboard Music Awards, 22 American Music Awards).
Segue mercoledì 13 novembre la proiezione di Ray (Id., 2004) di Taylor Hackford, la cui introduzione è affidata a Giacomo Ravesi e Giovanni Vacca.
Ray Charles, “padre” della musica soul, ha trasformato le difficoltà della sua vita in una carriera straordinaria: nato povero e cieco dall’infanzia, ha lottato contro emarginazione e dipendenze, diventando uno dei più influenti musicisti del XX secolo e ispirando generazioni di artisti. Attivo sostenitore dei diritti civili, Ray Charles si rifiutò di esibirsi davanti a platee segregate e si schierò al fianco della comunità afroamericana.
Giovedì 5 dicembre sarà la volta de Il concerto (Le concert, 2009) di Radu Mihăileanu, introdotto da Elena Oliva ed Elio Ugenti.
Ex direttore d’orchestra del celebre Teatro Bol’šoj di Mosca, Andreï Filipov venne deposto dalla politica di Brežnev per essersi rifiutato di espellere dalla propria orchestra i musicisti ebrei, opponendosi alle politiche antisemite del regime. Anni dopo, lavorando come addetto alle pulizie, intercettò casualmente un invito per un concerto a Parigi e decise di riunire i suoi vecchi colleghi ebrei, ormai ridotti a vivere di espedienti, per esibirsi un’ultima volta. La potente storia celebra la passione per la musica e il coraggio di ribellarsi all’oppressione, offrendo un messaggio importante di riscatto e unità.
La rassegna Vite in Musica si conclude martedì 10 dicembre con la proiezione di The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart (2020) di Frank Marshall, presentato da Mattia Cinquegrani e Jacopo Pellegrini
Primo documentario autorizzato da Barry Gibb e dalle famiglie di Robin e Maurice Gibb, il film ripercorre il percorso del trio che ha segnato la storia della musica pop e disco con l’obiettivo di scoprire perché le loro canzoni siano ancora così amate dopo oltre mezzo secolo. Con successi come Stayin’ Alive, How Deep Is Your Love e Night Fever, hanno definito l’era della disco music negli anni ‘70 e sono ancora moderni e molto amati: grazie al loro particolarissimo stile armonico, il mix di sonorità pop, rock e R&B e temi come l’amore e la resilienza, i Bee Gees risultano tuttora rilevanti e attuali.
Le quattro proiezioni saranno precedute da altrettanti seminari aperti al pubblico ai quali parteciperanno autori, compositori e critici cinematografici e musicali: ognuno di loro introdurrà la pellicola dal suo particolare punto di vista disciplinare e grazie alla sua sensibilità artistica. Sia i seminari che le proiezioni sono gratuiti.
“Vite in Musica” è realizzato con il contributo del MiC / Direzione Generale Cinema e Audiovisivo da un’idea di Luca Aversano, Enrico Carocci, in collaborazione con Vito Zagarrio, Matteo Santandrea.
Per maggiori informazioni, visitare il sito https://teatropalladium.uniroma3.it/evento/vite-in-musica-5/
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento