Visita guidata presso il Convento di San Silvestro di Monte Compatri
Si è tenuto presso la località San Silvestro, nel Comune di Monte Compatri, l’evento “Visita guidata+Concerto+Cenauna-Convento di San Silvestro a Monte Compatri” (organizzatrice associazione musicale e guida di Monte Compatri). In riferimento alla visita guidata, essa è iniziata al piazzale del Convento, dove si apre la visuale sui Monti Prenestini, Tiburtini e Valle del Sacco e domina la facciata della chiesa del Convento. Si è detto che forse il sito ha ospitato una struttura residenziale romana, che scavi sistematici non sono stati eseguiti e che la zona è ricca di cisterne. In loco, le fonti fanno riferimento a un santuario silvano (pagano e dedicato alla Natura) e anche alla presenza successiva di Papa Silvestro (la “presenza” di Papa Silvestro per sostituzione del culto da Silvano a Silvestro, e quindi cattolico, è forse una leggenda). Il sito, successivamente, ha visto la presenza francescana nella parte bassa del Convento (XIII sec. d.C.). Molti personaggi illustri, durante il corso della storia, hanno risieduto presso il Convento: Cardinali, Papa Paolo III (con questo Papa si riscopre l’Ager Tusculanus-Ville Tuscolane-), Papa Pio IX, Girolamo Vida che ha scritto nel Convento la Cristiade e collaboratore di Papa Leone X, etc. Storicamente, grazie al Carmelitano scalzo Pietro della Madre di Dio, su proposta del cardinal Baronio, i Carmelitani nel 1605 presero possesso e adattarono architettonicamente la chiesa originaria presente il loco alla loro architettura d’ordine perché si cercava un luogo adatto all’ordine Carmelitano scalzo. Il modello del Convento di San Silvestro che si realizzò sarà il prototipo che i Carmelitani Scalzi riproporranno per la realizzazione di altri conventi (es. Genova). Nel 1660, il cardinal Barberini, pronipote di Papa Urbano VIII, pose la prima pietra della nuova (attuale) chiesa probabilmente su progetto del Rainaldi (anche compositore). Tra le caratteristiche della Chiesa del Convento, si è fatta menzione alle “quasi navate” predisposte apposta per il noviziato (struttura “quasi” a croce greca) e ai due cori (uno superiore e uno inferiore). Per quanto riguarda la facciata dell’attuale chiesa del Convento, essa è del 1854, presenta tre stemmi: stemma cardinalizio del cardinal Mattei, stemma di Pio IX e dell’ordine Carmelitano ed è completamente in pietra sperone locale (in riferimento ad uno studio, lo sperone è una leucitite che, in condizioni particolari –acidità-, acquisisce tali caratteristiche). Si è fatta menzione all’abito del Carmelitano scalzo, che è composto da tonaca (marrone), mantello con cappuccio (bianco) e scapolare marrone (“grembiule”). La chiesa è dedicata a San Silvestro e pertanto nella pala d’altare c’è il battesimo di Costantino dove, nella tela, si vede Papa Silvestro che battezza Costantino rappresentato con fattezze cristologiche. Giunti alla pinacoteca, si è menzionato il pittore fiammingo Gherardo delle Notti che, Caravaggesco, era apprezzato dai frati dell’ordine (Caravaggio stesso opera per gli stessi frati) e che qui una sua opera “Gesù adolescente e San Giuseppe che lavora d’ascia”, fu trafugata nel 1975. L’attuale pinacoteca (i dipinti erano nelle stanze dei personaggi ospitati nel tempo) è probabilmente il luogo della prima chiesa originaria.
Pertanto, la località ha visto nel tempo la presenza, in origine, di diversi “santuari”.
Foto: facciata in pietra sperone locale della chiesa del Convento di San Silvestro dei Padri Carmelitani Scalzi.
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