Vis Casilina, Carcone e i Pulcini 2012: “Un gruppo che deve pensare solo a crescere e divertirsi”
Roma – Fa passi avanti evidenti il gruppo dei Pulcini 2012 della Vis Casilina. I piccoli calciatori allenati da Guido Carcone, che giocano a sette, hanno iniziato la fase primaverile del campionato federale e stanno proseguendo il loro processo di crescita: “Abbiamo oltre venti ragazzi a disposizione e la maggior parte di loro ha iniziato a giocare a calcio tra l’anno scorso e quest’anno, quindi è evidente che sono ancora in fase di formazione. Ma la presenza negli allenamenti è sicuramente soddisfacente e inoltre mostrano una forte voglia di apprendere e migliorare. Un altro aspetto positivo riguarda l’approccio dei genitori che hanno sposato in pieno la linea della società, ovvero quella di pensare al divertimento e alla possibilità di socializzazione di questi ragazzi”. Carcone è al suo secondo anno nella Vis Casilina: “Alleno da oltre vent’anni e quasi sempre mi sono dedicato al settore di base perché amo lavorare coi bambini che possono regalare belle soddisfazioni. Sono stato spesso ai Castelli Romani, poi per un periodo anche a Roma Nord per motivi di lavoro, ma mi ero fermato per un paio di stagioni nel periodo del Covid. Ho conosciuto il presidente Enrico Gagliarducci quando era alla Borghesiana dove allenava anche mio figlio Federico, così quando è capitata l’opportunità di venire alla Vis Casilina ho accettato volentieri. L’anno scorso ho allenato gli Esordienti 2010 (che quest’anno sono all’ultima stagione nella Scuola calcio, ndr), ma la politica della società è quella di ruotare gli allenatori anche per variare i metodi di apprendimento da proporre ai bambini. Mi trovo bene in questo club perché l’ambiente è sereno e si può lavorare tranquillamente coi bambini: l’ideale sarebbe avere qualche spazio in più, ma sono state davvero tante le iscrizioni registrate in questa stagione. In ogni caso il presidente Gagliarducci tiene tantissimo alla Scuola calcio e, assieme al responsabile Mirko Rovere, valuta costantemente come poter curare ancora meglio l’attività dei nostri piccoli calciatori”.
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