Vipfactory
Ezio Prosperi*, attore, scrittore e imprenditore italiano, sta realizzando un progetto cinematografico tra Italia (Roma, Firenze e Venezia) e Cina (Shanghai, Pechino, e Hangzhou) solo per citare alcune località. Ma l’orizzonte geografico non si limiterà a queste due nazioni, esso prevede incursioni anche in Francia (Parigi) e negli USA (New York) per la produzione di un videoclip necessario nelle scene del film stesso. Infatti la musica è al centro della sceneggiatura del film in cui Ezio Prosperi figuerà come attore interpretando l’imprenditore e l’impresario improvvisato. Autore e co-sceneggiatore di Vipfactory (titolo provvisorio), Ezio si avvale della preziosa consulenza del dott. Yang Xinmin, collaboratore e amico cinese dell’Autore in quanto anche esperto per le ricerche di mercato cinese. Dicevamo la musica è la parte rilevante del film. Infatti la storia ruota tutta intorno alla ragazza cinese Tanjia, ragazza-madre, di umili origini, che diventerà una star della musica in Italia, ma che non dimenticherà mai il suo paese e il suo ritorno in patria (ormai diventata una leggenda) per il concerto per la pace in occasione dei giochi olimpici di Pechino 2008, duettando con un’altra star della musica italiana (si pensa a Laura Pausini).
Il film verrà prodotto in compartecipazione con la Jinko Communications Ltd di Hong Kong ed è all’insegna della reciproicità tra Cina e Italia: girato in entrambi i paesi, l’Italia sarà, pur tra mille difficoltà, un paese in cui la protagonista cinese Tanjia troverà il suo riscatto da una vita di stenti in patria. Ma c’è di più: il cast italiano e cinese sarà diretto da una doppia regia,una italiana e una cinese, il film verrà realizzato in presa diretta in lingua originale cinese, italiano ed inglese. Soprattutto da notare che i dialoghi italino-inglese (sottotitoli e battute) vengono spesso pronunciati con i verbi in forma infinita per rendere più realistica la situazione.
*Ezio Prosperi , sposato con una cittadina cinese, dice che lui stesso quando parla con la moglie ancora oggi è obbligato a parlare spesso con verbi infiniti per farsi capire. Questo è un film semi-autobiografico dove la fantasia dell’Autore si mischia a quella originalità che tocca solo al pubblico da giudicare.
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