Villa Mercede Padel Club, il dt Palmieri: “Formiamo i nostri tecnici secondo una metodologia comune”
Frascati (Rm) – Il Villa Mercede Padel Club punta fortemente sulla formazione dei tecnici. Il direttore tecnico Saverio Palmieri (maestro federale nazionale, ex atleta della Nazionale e telecronista Sky) è al lavoro con l’intero staff per omologare il più possibile la metodologia di insegnamento. “In questo periodo stiamo organizzando delle sessioni (con una frequenza di un paio di volte a settimana o anche di più, ndr) in cui ci incontriamo e parliamo di metodi di lavoro adattabili per allievi di varia età e qualità. L’idea è quello di impostare una modalità univoca di insegnamento: suggerimenti che forniamo sia a livello teorico e anche sul campo dove i nostri tecnici si “calano” sia nel ruolo di maestro che in quello di allievo perché l’interazione è molto preziosa per la formazione”. Il Villa Mercede Padel Club tiene tantissimo a questo aspetto, non a caso sta scegliendo per il suo staff solo insegnanti con attestati riconosciuti dalla Federazione (o che comunque stanno frequentando i corsi federali). “Per insegnare servono il metodo e anche la maniera – rimarca Palmieri – Non sempre un atleta di padel è un buon maestro. Nel nostro staff è presente Chiara Pappacena, attuale numero uno d’Italia: lei è estremamente propensa all’insegnamento, è animata da una gran voglia di imparare e a questo aggiunge l’esperienza internazionale da atleta”. Oltre alla Pappacena e a Mauro Zuaro (preparatore atletico e maestro federale di padel e tennis), lo staff del Villa Mercede Padel Club conta sui tecnici Michele Mattioli, Lorenzo Manieri e Luca Olivia: “E’ un gruppo di lavoro molto attivo, si tratta di ragazzi che ascoltano e hanno voglia di apprendere. Il confronto tra noi è costante, a me piace molto quando i tecnici in formazione fanno domande e propongono argomenti di discussione” dice Palmieri. Ovviamente il metodo è un’indicazione, poi ogni “allievo” va trattato in un modo diverso: “Le varianti riguardano la fascia d’età e il livello di gioco della persona che abbiamo di fronte – spiega il direttore tecnico – La base per tutti è quello di coinvolgere le persone e farle divertire”.
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