Vigilanza nel Parco dei Castelli Romani, quali sono gli interventi sul territorio
“Più di tante parole – commenta il commissario straordinario dell’Ente, Sandro Caracci – vale il lavoro svolto ogni giorno dai nostri Guardiaparco. Dati e statistiche che fanno giustizia di attacchi e accuse, spesso gratuite, lanciate senza prima averle verificate con gli Uffici preposti dell’Ente
Rilevazione e segnalazione delle aree soggette ad abbandono rifiuti, indagini congiunte con altre Forze di Polizia, verifiche sui tagli forestali, sequestri, educazione ambientale e prevenzione del bracconaggio
Presenza quotidiana, senza clamori ma costante, con azioni molteplici in risposta ai compiti istituzionali dell’Ente e non solo. Sono tanti anche gli interventi svolti al di fuori delle competenze specifiche, come la rimozione dei rifiuti su siti di particolare pregio naturalistico.
I Guardiaparco dei Castelli Romani sono impegnati tutto l’anno, nessun giorno escluso, su un territorio esteso e densamente abitato: 19 unità, di cui due coordinatori e un responsabile, che hanno competenza su un territorio che si estende per 15 mila ettari e abbraccia, in parte o integralmente, 15 Comuni. Una proporzione di numeri che dà il senso dell’impegno quotidiano che va dalla rilevazione e segnalazione delle aree soggette ad abbandono rifiuti (oltre 40 aree censite nel 2015), che i Guardiaparco individuano e comunicano ai Comuni e ai proprietari privati cui spetta il compito di bonificare i siti interessati, alle indagini congiunte con altre Forze di Polizia per problematiche più complesse o che interessano più Comuni, alle verifiche sui tagli forestali, per accertare che i tagli siano regolarmente autorizzati ed effettuati come prescritto, ai sequestri di manufatti abusivi, alle azioni di prevenzione del bracconaggio, con ricerca, individuazione e recupero di mezzi illeciti di caccia (che nel Parco è vietata). In particolare, nel 2015 i Guardiaparco sono stati impegnati in operazioni congiunte con il Corpo Forestale dello Stato per prevenire il bracconaggio attraverso il monitoraggio, la prevenzione e/o repressione di tale attività, esercitando una azione di controllo mirata e continuata.
Numerosi anche gli interventi a supporto delle azioni di manutenzione della rete sentieristica che attraversa il Parco, con gli Uffici preposti dell’Ente e con i Comuni interessati. I Guardiaparco curano, inoltre, l’iter di autorizzazione al trasporto e attraversamento con armi del territorio di competenza (oltre 300 richieste evase nel 2015) e contribuiscono, con la loro esperienza sul campo, alle attività di educazione ambientale nelle scuole (oltre 1000 i bambini e i ragazzi coinvolti nel 2015).
“Più di tante parole – commenta il commissario straordinario dell’Ente, Sandro Caracci – vale il lavoro svolto ogni giorno dai nostri Guardiaparco. Dati e statistiche che fanno giustizia di attacchi e accuse, spesso gratuite, lanciate senza prima averle verificate con gli Uffici preposti dell’Ente. Si vede un taglio boschivo e si grida allo scempio, senza sapere che i tagli sono possibili e che il Parco ha un ufficio che lavora su questo; si accusa il Parco di non raccogliere i rifiuti nei boschi o a bordo delle strade, come se non si sapesse che sono i Comuni ad avere questa onerosa incombenza; si dice che i Guardiaparco in giro non si vedono, come se fosse possibile che due pattuglie siano contemporaneamente presenti in un territorio di 15 mila ettari. Insomma, siamo ben disposti a rispondere a tutte le domande e dubbi, a ricevere segnalazioni che ci aiutino a migliorare nel nostro compito, ma a patto che si abbia voglia di capire e non semplicemente di fare del facile qualunquismo”.
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