Vi racconto il mio amico a quattro zampe: Jack!
Da quando ero piccola mi è sempre piaciuto vivere in mezzo alla natura; con mia cugina, mia coetanea, salivamo sugli alberi e ci fingevamo avventurieri. Il divertimento maggiore è sempre stato andare alla fattoria di mia nonna dove vedevamo tanti animali: capre, maiali, conigli, galline, gatti e…cani! Questi ultimi mi hanno sempre affascinata, mi stupiva la loro intelligenza e non vedevo l’ora che facessero una cucciolata (non era lo stesso per mia nonna!), per giocare con i piccoli.
A cinque anni ho iniziato ad assillare i miei genitori perché volevo un cane, ma la risposta era sempre quella: “non abbiamo tempo per accudire un cane e poi non abbiamo neanche spazio a sufficienza”. Effettivamente abitavamo in un piccolo appartamento a Reggio Calabria, ma io non demordevo. Quando ci trasferimmo a Cosenza però, affittammo per sei anni un appartamento con un terrazzo enorme. E’ stato sempre il mio appiglio, perché non potevano dire più: ” Non abbiamo spazio a sufficienza”. Rimaneva la questione “Non abbiamo tempo”, ma a nove anni e mezzo riuscii a convincere mio padre che l’avrei accudito io: il mio sogno si stava per avverare!
Capitò a fagiolo una cucciolata da parte della volpina di mia nonna, molto probabilmente con un Jack- Russel randagio che gironzolava vicino casa di mia nonna in quel periodo.
Andai a trovare mia nonna due settimane dopo il parto, un cuccioletto era morto, uno, la nonna, lo dette alla vicina, e rimaneva lui, Jack. Appena lo vidi mi saltò addosso scodinzolando. Fu amore a prima vista. Dissi a mia nonna che lo volevo, tanto lei non poteva tenerlo, e la sera tornai a casa con il mio inseparabile amico. Prima di averlo però avevo dovuto stipulare un patto con mio padre. Per prima cosa chiarimmo che era il MIO cane, ma questo comportava che io l’avrei dovuto portare tre volte al giorno fuori a fare una passeggiata a fare una passeggiata, io gli avrei dato da mangiare e mi dovevo occupare dei vaccini. Accettai il patto e da quel giorno realizzai il mio sogno d’infanzia !
Oggi abito ai Castelli Romani, precisamente a Ciampino, ci siamo trasferiti da quattro anni, in casa siamo mia madre, mio fratello, mio padre, io e il mio inseparabile compagno che questo 22 dicembre compie sei anni.
Naturalmente il patto è ancora attivo. Jack è cresciuto, è diventato almeno il triplo di quando lo portai a casa mia la prima volta.
Quando aveva circa un mese gli insegnai molti comandi che imparò velocemente: ‘seduto’ , ‘sdraiato’ , ‘rotola’ , ‘zampa’ e poi a camminare su due zampe , a riportare la palla … E’ un cane intelligentissimo, ormai si è abituato agli orari, al ritorno da scuola mi aspetta alla porta e spera in una carezza, in un croccantino, che gli dò in cambio della sua zampa.
Quando lo porto fuori, molto spesso (contro la volontà di alcuni vicini) lo faccio passeggiare libero perché mi fa pena vedere cani sempre legati al guinzaglio. Nessuno mai mi farà cambiare idea: il mio cane non morde, non va nella strada, è addomesticato e ha diritto di stare libero!
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