VERSO IL CAMBIAMENTO… FERMIAMOCI A RIFLETTERE
In questi giorni, pendolare al mare sulla costa laziale, trascorro giorni sulla spiaggia con la nipotina e il marito: il mio tempo è occupato nella lettura, nelle belle conversazioni con le amiche sotto l’ombrellone, cercando di rispettare le distanze di sicurezza anti Covid, nelle passeggiate serali… in una quotidianità familiare che rispetto alla normalità di tutti i giorni risente di un tempo più disteso.
Leggevo, tra le altre opere, l’ultimo libro di Armando Guidoni, scienziato in – si fa per dire – riposo e direttore della bella rivista on line Controluce. Poeta e saggista, pluripremiato, durante il forzato ritiro dovuto alla pandemia, molto ha riflettuto e le sue considerazioni sono state riportate in un breve saggio di appena cento pagine dal titolo: Verso il cambiamento – Nella stessa barca Edizioni Controluce.
Leggerlo è stato molto piacevole: il testo è scorrevole e diretto, dà voce ai pensieri che, credo, molti condividiamo; la contemporaneità e le peculiarità del vivere in questo periodo storico e in quello che ci ha preceduto nel secolo scorso, lasciano spazio a profondi cambiamenti che sono stati e sono causa del malessere civile e sociale, nonché fisico della maggior parte del genere umano.
Avendo ben presenti quelli che sono i diritti dell’uomo, Armando Guidoni ne parla e li illustra citando i momenti e gli eventi storici più salienti, mettendo in risalto gli sforzi e il cammino per conquistarli nel tempo. Continuando la lettura, l’autore ci accompagna nella riflessione su quel graduale processo di snaturalizzazione della persona stessa, causato dalla globalizzazione: il profitto delle grandi multinazionali frantuma ogni logica di umanità, perpetrando lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, creando dipendenza e illusoria felicità nel raggiungimento di qualcosa ch’è effimera conquista, indotta a dovere dai media e dalle reti informatiche. Tutto ciò, mette in risalto l’autore, porta a un’alterazione dell’essenza stessa dell’essere umano in quanto creatura pensante, omologandolo alla massa da imbonire, assoggettata a consumi e bisogni che allontanano dalla realtà, presi in trappola da un ideale di vita non rispondente alla vera umanità.
Ed ecco che la persona è tanto coinvolta nei contatti fittizi che tralascia quelli reali, vicini; il concetto di territorio porta a un sovranismo e alla visione dell’altro come potenziale nemico; la perdita di valori conduce a una disumanizzazione nei confronti dell’altro meno fortunato. Disuguaglianza tra le popolazioni, impoverite dallo sfruttamento indotto dalla globalizzazione, conflitti, malattie e pestilenze procurano migrazioni e migranti, ostinatamente respinti o malvisti da chi vive in società opulente.
Il Covid 19 e la relativa non facile gestione, a livello mondiale mettono in risalto in modo ancora più evidente quella crisi economica e sociale che sta colpendo tutto il pianeta: urge, suggerisce l’autore, trovare nuove alternative energetiche che permettano anche all’ambiente di risollevarsi, consentendo ai popoli costretti a migrare di riprendere in mano le redini della loro vita, conciliando habitat ed equità sociale e producendo variazioni che conducano a recuperare un clima sostenibile. Tutti devono cooperare facendo rinascere una nuova forma di solidarietà globale, creando un’accresciuta umanità che sia consapevole della forza d’essere solidali e cooperativi in un unico sforzo comunitario. E non va trascurata, anzi va salvaguardata e protetta la Natura, realizzando e utilizzando fonti alternative di energia rinnovabile, secondo i molti i suggerimenti di un uomo saggio come Armando Guidoni che indica nelle nuove forme di lavoro agile da casa, il mezzo non solo per limitare i contagi, ma per creare forme di relazione qualitativamente più significative, valorizzando le persone con un’accresciuta umanità in un mondo più equo e solidale…
…”E mentre il giorno scivola ancora sulla seta della vita, tratteniamo il respiro osservando volare intatto questo sogno, trasparente e delicato, ma non impossibile…”
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