Vermicino: ICI alle stelle ma terreni non edificabili
“Queste – prosegue la lettera di Donghia che sosterrà D’Orazio alle prossime elezioni comunali – erano le intese dell’Amministrazione con i cittadini di Vermicino e questo è quello che è stato riportato nei documenti grafici approvati dal Consiglio Comunale”.
Intese che a detta di Donghia e dei cittadini di Vermicino non sarebbero state rispettate: “Paradossalmente – si legge ancora nel documento – è cronaca di questi giorni che i terreni appena descritti, nella parte liberi da edifici, sono stati dichiarati non più edificabili”.
Terreni che non rappresenterebbero di certo un eccezione, anzi: “Se dovesse permanere questa posizione – scrive Donghia – si deve sapere che l’esempio riportato è talmente diffuso nell’intero quartiere da annullare il 99.9% di ogni aspettativa a costruire”.
Dunque il Consiglio Comunale avrebbe prima approvato l’edificabilità dei terreni per poi dichiararli non più edificabili.
Oltre il danno, però, per i cittadini di Frascati arriva anche la beffa sottolineata, anche questa, dal contenuto della lettera: “Se per l’ufficio tecnico questi terreni non sono edificabili, non è così per gli uffici comunali che riscuotono le imposte”.
Imposte di un importo fino a 25 volte superiore rispetto a quello che dovrebbe essere versato nelle casse del Comune: “L’ICI su mille metri quadrati di terreno – tuona Donghia – è passato da 14-15 euro a 300-400 euro l’anno”.
“Un ingiustizia che va rimossa” rincara la dose Sandro D’Orazio.
Da qui la proposta, inevitabile, del candidato a sindaco per il movimento civico e di Stefano Donghia di “rendere al più presto edificabili i terreni o quantomeno evitare ai cittadini di pagare un ICI non dovuta”
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