Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese
A cura di Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi, Irene Graziani
In collaborazione con Museo di Palazzo Poggi | Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Apertura prorogata fino al 10 aprile 2023
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44, Bologna
Museo di Palazzo Poggi | Via Zamboni 33, Bologna
www.museibologna.it/arteantica
www.sma.unibo.it
foto: Nicola Toselli (Bologna 1705-1792), Ritratto del conte senatore Paolo Patrizio Zambeccari (1670-1756), post 1756. Collezione privata
Bologna, 10 marzo 2023 – A seguito del notevole interesse di pubblico e apprezzamento della stampa incontrato, i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna sono lieti di annunciare che la mostra Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese allestita al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini è prorogata fino al 10 aprile 2023.
Grazie alla generosa disponibilità dei prestatori pubblici e privati, il periodo di apertura, inizialmente previsto fino al 12 marzo 2023, viene prolungato per arricchire con una proposta artistica originale e di grande pregio l’offerta culturale a disposizione dei cittadini e dei turisti che sceglieranno di trascorrere nella città felsinea il fine settimana delle festività pasquali.
Curata da Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani, la mostra si configura come primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento, secolo che conobbe il maggiore rilancio dell’arte antica e intrigante della ceroplastica già praticata nelle epoche classiche e medievali.
Forma artistica scarsamente indagata dal circuito accademico per via dell’antico pregiudizio verso una materia metamorfica considerata priva di valore estetico e una tecnica in bilico tra arte e artigianato, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la ritrattistica scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento come rappresentazione congeniale ad una triplice funzione: la trattazione delle discipline scientifiche avviata nella rinomata scuola di anatomia umana dell’Università, la raffigurazione del potere e la devozione religiosa.
Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi afferente al Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’esposizione intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l’indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di una produzione che, secondo le fonti documentarie, fu assai ricca e vide impegnati abilissimi scultori. A ricondurre con piena dignità questo patrimonio nel clima della gloriosa civiltà figurativa del Settecento bolognese fu lo storico dell’arte Andrea Emiliani, alla cui memoria l’iniziativa è significativamente dedicata, autore nel 1960 di un fondamentale saggio, ora ripubblicato nel catalogo che accompagna la mostra, in cui vi riconobbe una “realizzata unità fra imitazione, anzi super-imitazione del vero, e fantasia ricreante” in grado di evocare “un’allusione sconcertante all’umano”.
A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un ampio e dettagliato panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, di notevole fattura presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito straordinario di pezzi appartenenti a collezioni private e dunque raramente visibili.
I manufatti esposti, di cui 3 visibili per la prima volta, documentano le principali tipologie compositive in voga al tempo – dal ritratto offerto alla devozione popolare a quello ufficiale intriso di elegante mondanità fino alla “testa di carattere” o “testa d’espressione” trasferita verso lo spirito borghese – e recano le firme dei ceroplasti più virtuosi: da Angelo Gabriello Piò a Giovanni Battista Bolognini, da Ercole Lelli a Filippo Scandellari, da Nicola Toselli a Luigi Dardani.
Il percorso espositivo si estende, naturalĭter, nella seconda sede del Museo di Palazzo Poggi dove si trova la “Camera della Notomia” dell’Istituto delle Scienze con la serie di otto statue in cera progettate ed eseguite tra il 1742 e il 1751 dal pittore, scultore e architetto Ercole Lelli su commissione del Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, asceso al soglio pontificio nel 1740 con il nome di Benedetto XIV.
In una temperie di rinnovato fervore della vita culturale cittadina per impulso dell’ecclesiastico bolognese, la presenza di una fiorente scuola di studi anatomici favorì l’affermazione di Bologna come capitale della ceroplastica scientifica, con la formazione della prima vera scuola di modellatori in cera. Le prerogative di questa tecnica, tali da imitare la consistenza ed il colorito anche delle membrane più sottili e quasi invisibili, ne fecero, infatti, uno strumento assai efficace per scopi didattici.
L’impegno strettamente connesso al mondo della scienza medica del capostipite della scuola bolognese Ercole Lelli venne in seguito assunto dai celebri coniugi Giovanni Manzolini e Anna Morandi, creatori di decine di preparazioni anatomiche in cera, anch’esse conservate nelle collezioni storiche dell’ateneo bolognese. Il loro fondamentale contributo all’avanzamento delle conoscenze di anatomia e di fisiologia, grazie alla rappresentazione di parti del corpo umano di raffinatezza e minuzia tecnica del tutto straordinari per l’epoca, fu ammirato in tutta Europa.
Alcune cere non bolognesi del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini consentono di estendere lo sguardo sulla ceroplastica europea coeva all’epoca qui considerata.
Come suggerisce il titolo, la mostra intende giocare sull’antitesi tra verità e illusione, cioè sull’apparente contrasto fra gli effetti di conturbante iperrealtà da un lato, e l’inganno dei sensi dall’altro, che il virtuosismo mimetico dell’arte della ceroplastica era in grado di procurare allo spettatore come commistione tra immagine e vita. E lo è tuttora, come immutato è il rapporto dell’uomo con la morte e con il divino.
Il progetto espositivo si avvale di un comitato scientifico composto da Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Roberto Balzani, Ilaria Bianchi, Lucia Corrain, Irene Graziani e Antonella Mampieri.
Il catalogo, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo e Massimo Medica, viene pubblicato da Silvana Editoriale e contiene le prefazioni istituzionali di Osvaldo Panaro e Roberto Balzani; i saggi di Andrea Emiliani, Ilaria Bianchi, Lucia Corrain, Antonella Mampieri, Irene Graziani, Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Laura Speranza, Anna Maria Bertoli Bersotti; le schede critiche e la riproduzione a colori di tutte le opere esposte, comprensiva di una nuova campagna fotografica realizzata da Roberto Serra.
Gli organizzatori della mostra desiderano rivolgere un ringraziamento particolare a Butterfly Trasporti e Oasi Allestimento per il generoso supporto.
Per il prestito delle statue in cera di San Filippo Neri e di San Carlo Borromeo di Luigi Dardani, si ringrazia la Direzione Centrale degli Affari dei Culti e l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, in qualità di soggetto proprietario.
La mostra è a ingresso gratuito.
Con il titolo di ingresso al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini si accede a tariffa ridotta alla sede espositiva del Museo di Palazzo Poggi.
Durante il periodo di proroga prosegue il programma delle visite guidate e delle attività laboratoriali, con ingresso gratuito:
sabato 18 marzo visita guidata ore 16
domenica 19 marzo laboratorio ore 16
domenica 2 aprile visita guidata ore 16
sabato 8 aprile visita guidata ore 16.
SCHEDA TECNICA
Mostra
Verità e illusione. Figure in cera del Settecento bolognese
A cura di
Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi, Irene Graziani
Comitato scientifico
Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Roberto Balzani, Ilaria Bianchi, Lucia Corrain, Irene Graziani, Antonella Mampieri
Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
In collaborazione con
Museo di Palazzo Poggi | Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Periodo
19 novembre 2022 – 10 aprile 2023 (prorogata dal 12 marzo 2023)
Sedi
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44, Bologna
Museo di Palazzo Poggi | Via Zamboni 33, Bologna
Orari di apertura
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15
Venerdì ore 14-18
Sabato, domenica, festivi ore 10-18.30
Chiuso lunedì non festivi
Museo di Palazzo Poggi
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 10-16
Sabato, domenica, festivi ore 10-18
Chiuso lunedì non festivi
Ingresso
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | gratuito
Museo di Palazzo Poggi | intero € 5 | ridotto € 3 (con il titolo di ingresso al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini si accede a tariffa ridotta alla sede espositiva di Palazzo Poggi)
Catalogo
Silvana Editoriale, Milano
Informazioni
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 236708
museiarteantica@comune.bologna.it
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