Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • Regione Lazio, Ass. Coscioni: tolti fondi assistenza a disabili gravissimi Regione Lazio, Ass. Coscioni: tolti fondi assistenza a disabili gravissimi. Il Presidente Rocca intervenga urgentemente.  Improvvisi cambiamenti nella gestione dei fondi regionali destinati ai disabili gravissimi stanno generando grande preoccupazione...
  • POMEZIA E TORVAJANICA, STRISCE BLU IL SINDACO FELICI: “FACCIAMO CHIAREZZA” Pomezia, 5 luglio  2024- I parcheggi del centro di Torvajanica e di Pomezia diventeranno a pagamento, una scelta che risale alla giunta 5stelle che governava...
  • Velletri. Nicola Ladaga, 100enne, accolto al Viminale dal Capo della Polizia Pisani Velletri. Nicola Ladaga, 100enne, accolto al Viminale dal Capo della Polizia Pisani: presente il Sindaco Cascella   Si è svolto come una chiacchierata tra colleghi l’incontro che ha visto protagonisti...
  • Ecoforum Nazionale di Legambiente Ecoforum Nazionale di Legambiente, premiati i Comuni Rifiuti Free Nazionali Nel Lazio premiati Sant’Ambrogio sul Garigliano primo in assoluto e miglior piccolo comune, Sacrofano miglior comune medio, Fonte Nuova miglior...
  • Processo per la discarica di Malagrotta Processo per la discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni condannato a 6 anni e 4 mesi per disastro ambientale  Arriva oggi la sentenza del processo sulla Discarica di Malagrotta: Manlio Cerroni...
  • Aprilia. Latina. Arresti ad Aprilia e d’intorni Aprilia. Latina. Arresti ad Aprilia e d’intorni: ‘ndrangheta e criminalità organizzata con politici collusi e “a servizio”. La destra impera “Purtroppo da anni, con altri, come ad esempio la “Rete...

“Ver Sacrum” di Franco Campegiani

Giugno 15
22:00 2012

«Franco è socio onorario dell’Associazione – spiega Pompili – che opera per la valorizzazione dei Castelli Romani. Le attività principali dell’Associazione NCR sono gli eventi culturali e la prevenzione e cura della salute dei castellani, promuovendo eventi a livello regionale e nazionale. Franco è un poeta, scrittore, amico dell’Associazione, e oggi ci siamo adoperati per organizzare la presentazione del suo libro a cui teniamo molto. È un’iniziativa che ci onora perché Campegiani è una persona amabile e stimata sul nostro territorio. Stiamo progettando alcune iniziative che riguardano la salute dei cittadini, soprattutto anziani, attraverso campagne di prevenzione. Per il prossimo autunno dovremmo concretizzare un’iniziativa che vede protagonista il professore Antonino Zichichi dal titolo Scienza e Fede che si terrà nell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata. L’8 giugno a Velletri, alla presenza di Mons. Apicella, i Cugini di Campagna offriranno un concerto il cui ricavato verrà devoluto per l’acquisto di un’autoambulanza pediatrica per l’ASL RMH con il contributo anche dei nostri soci». Cecchi ha puntualizzato l’attenzione sul lustro che uno scrittore della valenza di Campegiani dà alla Città con le sue opere. Il primo cittadino di Nemi ha sottolineato il merito dell’Associazione NCR di valorizzare ogni occasione per promuovere la storia e la cultura dei Castelli Romani. «Franco Campegiani – continua Bertucci – che oggi conosco, credo che raccolga un po’ l’espressione e la potenzialità del nostro territorio. Voglio parlare di terra dei Castelli Romani, perché l’invito è di uscire fuori dal campanilismo del paese e poter promuovere quello che è un marchio, quello appunto dei Castelli Romani. Una terra piena di storia, di archeologia, di tradizioni e cultura e Campegiani con questa pubblicazione raccoglie veramente quello che è il senso e l’essenza di questo territorio». Moderatori della serata: Giulia Burchi, Direttore del periodico Nuovi Castelli Romani e Licia Ricci, docente di Lettere dell’Istituto Daniele Manin a Marino, la quale ha letto una breve nota del presidente della Edizioni Tracce, Nicoletta Di Gregorio, che si è sentita lusingata per essere stata coinvolta nell’iniziativa «in qualità di Presidente – si legge nel messaggio – ho apprezzato la collezione di poesie di Franco Campegiani, grazie alla validità e alla peculiarità della forma, importante nella poesia contemporanea». Le letture dei versi sono state curate da Patrizia Audino Presidente dell’Associazione La vigna dei poeti e Massimo Chiacchiararelli scrittore e attore che ha letto una breve relazione dello scrittore Aldo Onorati, uno dei relatori, assente per motivi di salute: «Se puntiamo l’attenzione alle liriche di Campegiani – si legge – troviamo i motivi di contraddizione dell’Essere. L’originalità del poeta è quella di prendere in considerazione gli estremi, ci troviamo di fronte al colpo finale dato dal Manicheismo, ma anche alla presa di coscienza che il principio di non contraddizione è falso e astratto». Nel suo intervento Carmelo Pandolfi ha analizzato il titolo dell’opera, Ver Sacrum, la sacra Primavera, osservando come Ver sia collegato in latino con la verità, che dà fiducia e si è detto contento di aver introdotto l’amico Campegiani per due motivi «innanzitutto la stima della bellezza della poesia – continua il docente – che non deve essere commentata e poi perché sono un filosofo e noto nel suo pensiero, pur non confondendolo nella sua poesia, pur non confondendo pensiero e poesia, quello che dice un grande metafisico del XX Secolo, Martin Heidegger “che certa cultura occidentale ha ridotto la densità della cultura bella, pregnante delle cose, le sue componenti scientifiche che non sono l’intero”. Quindi abbiamo perduto l’Essere e Heidegger dice nella sua postfazione a Che cos’è la metafisica: “Soltanto l’uomo, prodigio dei prodigi, chiamato dalla voce dell’Essere può dire con meraviglia l’Ente è”. Heidegger invita anche quelli che sono i pensatori essenziali a compulsare l’Essere che poi può essere nominato dai poeti essenziali: Hölderlin. Questa bellezza fragile, nella quale noi siamo, che è più grande delle componenti scientifico-tecniche poi tutte rivolte all’economia, che rivela di essere quel mistero trascendente, per cui “la bellezza salverà il mondo” come faceva dire Dostoevskij al principe Myškin ne L’Idiota. E queste considerazioni le sento profondamente mie e venti giorni fa un poeta di grande spessore, Flaminien è stato ospitato a cura di Campegiani a Grottaferrata e anche lì è nata questa solidarietà, pur nelle differenze tra Franco e il sottoscritto, e ha costituito questo momento per me, non un dovere ma un piacere da un punto di vista professionale, nel porsi il senso di questa bellezza che percepiscono le persone semplici e direi fondamentalmente umano». Il critico Ninnij Di Stefano Busà nel suo intervento ha sottolineato come nel lavoro di Campegiani si sia affrontato il malessere odierno. Argomenti impegnativi che erano stati già trattati nel saggio La teoria autocentrica. «Campegiani indaga nel parossismo di un ego misero – continua la poetessa – per un banale sistema attraverso il responso di un’epoca smarrita. Il nostro è un mondo di zombie, portato a disconoscere il valore intrinseco dell’umanità. Amorfa partogenesi da strapazzo che non ci fa onore, una trasgressione logica dei principi. Di questo nostro trasgredire, Campegiani indica i valori della coscienza tra l’io e la forza che ci schianta». Di Stefano Busà prende in considerazione il rapporto di intolleranza tra Caino e Abele laddove nel rapporto di sangue si annida la bestia, il male, un mondo che Campegiani si rifiuta di prendere in considerazione, poiché tutto è oscuramento dei significati, azzeramento dei valori morali e idealistici dell’esistenza. «L’uomo di oggi – prosegue il critico – è latitante da se stesso, non trova nella sacralità delle cose un punto fermo e si allontana sempre più dalla realtà, vivendo in una dimensione di precarietà e di vanità, perché gli è impossibile connettersi con la metafisicità del suo itinere. L’autore espone in questa sua raccolta una poesia fortemente espressiva, con una ricchezza di linguaggio che rasenta la polemica e nello stesso tempo è tensione etica, costante interrogazione esistenziale: dove andiamo? chi siamo? dove tendiamo? Se ne evince una dimensione icastico/concettuale, le cui linee molto incisive mettono in prevalenza soprattutto la civiltà dell’uomo, disorientata dalla forza distruttrice dei suoi stessi simboli. La poesia di Campegiani è icastica, non ha le morbide cadenze elegiache che contraddistinguono tanta vacua poesia contemporanea: dice pane al pane, ma vi domina il sentimento umano, si evidenziano le sfumate introspezioni emozionali. Un linguaggio poetico chiaro e forte senza arzigogoli né sfumature oscure, che si fanno carico di voler individuare le ragioni del dissenso e farsene interprete con grande saggezza. L’abilità del poeta sta concentrata nel suo modus espressivo, in quel suo sapiente miscelare illusioni e delusioni, in quel rapportarsi ai chiaroscuri della vita che si servono di ingredienti di contrasto per indebolire la luce che orienta verso l’alto, verso un “oltre” che è uno status coscienziale di verità che ci trascende e ci salva». Campegiani. prima di leggere alcune poesie, ha rivolto un pensiero al fratello recentemente scomparso che prestava servizio proprio all’interno del Museo.

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Luglio 2024
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”