Venticinquesimo della Parrocchia SS. Trinità
Le creazioni dell’artista, del presepe pirografico In exelcis Deo, realizzato dagli studenti dell’Istituto d’Arte Paolo Mercuri (Maiorani Romana, Schedel Daniele, Cardoni Ambra, guidati dai docenti Nicola Fonte, Gerardo Leone, Fiorella Ciullo) e della mostra fotografica tratta dall’archivio storico di Vittorio Rufo (nella quale si ripercorrono i venticinque anni di attività della parrocchia) sono state benedette da S.E. il Cardinale Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ha sottolineato la bellezza che le opere emanavano, segno inconfondibile del «rapporto d’amicizia che si vuole instaurare con noi». Il Parroco Monsignor Felicetto Gabrielli nel ringraziare tutti gli artisti che hanno esposto le loro opere e il preside dell’Istituto d’Arte la professoressa Angela Bardi, che ha offerto l’opportunità ai suoi studenti di donare il presepe alla parrocchia, ha evidenziato che «si tratta di piccoli segni dell’attività degli artisti, attraverso i quali si può risalire a Dio Padre. Siamo dinanzi ad una mostra particolare nel suo genere, in quanto è sia religiosa che fotografica». La Sali ha iniziato ad illustrare le sue opere, partendo dalla tela centrale Madonna con Bambino, spiegando che «nel realizzare l’espressione sul volto della Madre di Dio, volevo che trasparisse dalla dolcezza del volto il valore di forza del suo Sì al dono di Dio, che è necessario e, mi riferisco a “Popolo in cammino”, – prosegue l’artista – a tutti i popoli, per compiere un cammino di Fede, mentre in “Incontro” la grazia, entrando in noi, purifica il nostro cuore, ci rende leggeri per sollevarci a un incontro con Lui e con tutte le persone, liberi, spirituali, altruisti ed è altresì un impegno che ne “Lo studio”deve essere condotto con coscienza e amore. Molti grandi uomini ci parleranno sempre attraverso il libro, ma Dio nella Bibbia ci rivela la sua sapienza infinita e ce la offre, affinché, come in “Paesaggio”, nel mondo il grande e il piccolo possano darsi la mano, proprio come nell’Eucarestia la piccolezza può contenere la Sua grandezza, perché Lui è la luce vera e noi, guardando “Notturno”, dobbiamo tenerla accesa giorno e notte e preservarla proprio come in “maternità” ogni madre protegge e difende il suo bambino». Diamo di seguito alcuni cenni biografici di Rosangela Sali che è nata a Credera-Rubbiano (CR) nel 1942, psicologa, insegnante elementare. La sua attività artistica inizia a Milano, negli ambienti culturali di via Brera e via Manzoni, in cui si cimenta con la critica di Pino Zanchi, Ignazio Formino, Dino Villani, Claudio Bene. Hanno parlato delle sue opere anche P.G. Sangiovanni (CR), Sergio Lini (CR) e Lello Campagna (BO). Numerose le mostre personali e collettive nelle quali ha riscosso notevole successo, tra le quali ricordiamo la collettiva a Gabicce (’69), la personale a Crema (’73), la personale a Milano (’74), le collettive e Palazzo Brancaccio e palazzo delle Esposizioni (’75), la Biennale di Genova (‘76), la personale alla Pro-Loco di Marino (’97) e la collettiva “Voglia di fuggire” a Frascati (’99). Nel quadro delle celebrazioni è stata altresì programmata la pubblicazione di Monsignor Felicetto Gabrielli dal titolo La Trinità nel pensiero di Niceta di Remesiana (Ed. Anemone Purpurea).
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