Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • La Novena di Natale nella chiesa tuscolana E’ noto come da secoli nelle chiese delle varie diocesi si celebri la ‘novena’ natalizia cioè i nove giorni, dal 16 fino al 24 dicembre, nei quali si svolge l’itinerario...
  • ROMA METRO G ROMA METRO G,(PRES MUN VI): “PER CITTÀ 15 MINUTI NECESSARIO COLLEGARE TOR VERGATA AL FERRO” “L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città...
  • Natale in Stazione: “la vigilia” IL RICORDO DELLA PRESENZA DI SAN GIOVANNI PAOLO II in attesa dell’apertura della porta santa Verrà esposto dietro una finestra del primo piano del fabbricato viaggiatori il bambinello de “Il...
  • Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi: l’Istituto non chiuderà La delibera approvata in Giunta rappresenta un passo significativo per la Scuola De Rossi, un istituto...
  • Velletri, laboratorio di decorazioni natalizie allestito l’albero di Natale presso il Palazzo Comunale Si è conclusa oggi un’iniziativa che ha unito i bambini delle scuole e gli anziani ospiti di alcune case di riposo, dando...
  • LETTERA DALLA TRINCEA AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE Egregio Ministro, Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti,  combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità....

Vendetta razzista

Novembre 07
23:00 2007

“Che è stato?” grida Simonetta uscendo dal bagno, con la testa ancora bagnata, e contemplando attonita quel macabro spettacolo che stasera ci offre la televisione: un dibattito sull’omicidio di Giovanna Reggiani.
Non so rispondere, non riesco a distogliere lo sguardo dai lineamenti delicati della giovane donna. “Ahi! Ahi” dice Gabriele, il nostro fglio ventunenne. “È meglio che non dica ciò che penso. Sono proprio arrrabbiato! Non ha torto chi afferma che l’Italia si sta scoprendo una società multietnica e multiculturale”. Il tredicenne Alessandro si irrigidisce e rivolge uno sguardo inquieto al fratello, che stringe le spalle alzando le sopracciglia come a voler dire: “Che ci vuoi fare?”
Già. L’omicidio di Giovanna Reggiani e la vendetta razzista contro tre ragazzi rumeni hanno suscitato profonda emozione. Scambio un’occhiata con Simonetta, che abbassa gli occhi, inspirando profondamente, con il pensiero rivolto all’omicidio della Reggiani. “Attenzione, però” intervengo io “Sono due orrori che impongono una risposta forte. Il primo appare come l’ultimo anello di una catena di fatti terribili, a lungo sottovalutati, dove si intrecciano violenza e illegalità diffusa. Il secondo è l’espressione di una logica di vendetta che offende il dolore e non può e non deve avere terreno in cui crescere. Guai a fare ricorso alla giustizia fai da te, i cittadini chiedono giustizia ma ad assicurarla devono essere le istituzioni pubbliche”. Simonetta scuote la testa “Questo è improbabile. Se, come credo, l’Italia si sta scoprendo a poco a poco, e sotto la sollecitazione emotiva di casi di particolare gravità, una società multietnica e multiculturale, è troppo tardi per prendere iniziative serie. Oramai siamo invasi da rom, buoni o cattivi che siano, e non possiamo più rimandarli indietro”. Gabriele fa un gesto di sufficienza: “Figurati! Quelli se ne stanno trincerati dietro baraccopoli improvvisate, pregano il loro Dio e aspettano che qualcun altro tolga loro le castagne dal fuoco”.
Ceniamo. Mangiamo per un pò in silenzio, poi Simonetta, con espressione perplessa, osserva: “C’è poco da fare: ora che sono entrati in Italia, nessuno può più mandarli via”.
Gabriele, pur continuando a mangiare, non rinuncia a dire ciò che ha in mente: “Certo” dice scuotendo la testta con aria pensosa “però si devono adattare a seguire regole civili, rispettando gli altri nonchè l’ambiente che li circonda, e se…” “Se! Se! I se non servono a nulla, Gabriele. Le recriminazioni non ci aiuteranno”.
“Allora?” risponde lui. Sbuffo con forza, mi alzo e esco sul balcone con un bicchiere di passito in mano. Moscato liquoroso. Vino da meditazione. Una lunga folata di vento gelido marino, che fa turbinare le foglie morte nel cortile, mi convinge a rientrare. Sulla soglia mi volto a guardare il cielo cupo, senza luna. il tempo sta cambiando. Ci vuole un pò perchè smetta di tremare.

Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”