Vendesi identità culturale: l’IGDO va all’asta
La questione IGDO, il simbolo della storia, giovane ma intensa, della Ciampino moderna arriva quasi inaspettata e crea fermento e malessere tra i ciampinesi. Un fermento causato dall’attuale stato di abbandono dello storico complesso immobiliare al centro della città che potrebbe rappresentare invece il fulcro di una innovazione urbanistica necessaria alla nostra città e che invece desta incertezza riguardo alla sua destinazione futura.
L’Istituto Gesù Divino Operaio – edificio dei primi anni ‘20 ideato per il volere del Vescovo di Albano con il ruolo di collegio all’interno di quello che doveva essere l’allora progetto della città giardino – a causa del secondo conflitto mondiale è stato prima Scuola di addestramento al volo della Regia Aeronautica, poi comando tedesco e infine, reduce dal bombardamento, rifugio per sfollati e meno abbienti. I resti dell’imponente edificio quindi raccontano l’intensa sofferenza e l’umanità di questo territorio: raccontano, insomma, la storia di Ciampino e la sua identità. Ma l’IGDO, guardandolo, fa venire alla mente anche la cruda realtà delle politiche delle diverse giunte ciampinesi che non hanno saputo, sebbene abbiano avuto decenni per farlo, ridare ai cittadini ciò che di più importante ci sia per una comunità: l’identità e la memoria storica che gli appartiene.
L’IGDO resta lì, abbandonato, oggetto di infinite chiacchiere e speculazioni di oratori che si sono dimostrati assolutamente incapaci di risolvere la questione ed ora, come prova della mancanza di interazione con i cittadini, la stampa ci mette al corrente della messa in asta del bene da parte della società proprietaria e si scopre che le trattative sono in corso da tempo, tra i privati e il Comune. Della cittadinanza non c’è traccia; per l’ennesima volta è tenuta fuori dai processi decisionali e viene bruscamente informata che tutto è stato già deciso: si farà l’asta e il Comune non parteciperà. Dunque che cosa succederà? Che ne sarà dell’emblema di Ciampino? Sebbene l’Assessore Pazienza stia tentando goffamente di tranquillizzare tutti dichiarando in un’intervista che “non ci sarà alcun cambiamento di destinazione d’uso” la cosa non ci piace.
L’IGDO è dei ciampinesi e ai ciampinesi deve ritornare così come solo a loro spetta di decidere democraticamente l’uso e la cura che se ne devono fare, sicuramente un’esclusiva pubblica. Come MoVimento 5 Stelle ci siamo battuti fin dal primo momento dell’insediamento in Consiglio Comunale per attuare interventi volti alla tutela, alla rivalutazione e alla salvaguardia dei numerosi luoghi di interesse storico-artistico e culturale della città che a causa della noncuranza delle varie amministrazioni succedutesi versano in uno stato pietoso e inaccettabile, abbandonate da una classe politica storicamente interessata solo ed esclusivamente allo sfruttamento edilizio del territorio colpevolmente responsabile della mancanza di una pianificazione edilizia basata sul buon gusto e sulla sostenibilità, cardini dell’originale progetto della “Città giardino”, e del massacro urbanistico una delle più belle zone della periferia romana.
L’amministrazione non può continuare a rimanere spettatrice avallando le brame di terzi su beni e interessi della nostra comunità; non ci basta sentir dire che “non cambierà la destinazione d’uso” visti i recenti precedenti di via Reverberi. Almeno in questo caso non vogliamo che vada come per le questioni dell’Aeroporto e del campo de “la Barbuta” dove non si riesce ad imporsi come dovrebbe un’amministrazione seria e attenta. Non possiamo lasciar decidere il futuro di un simbolo così importante ai privati, estranei nel perseguire gli interessi per il bene comune.
Pretendiamo la partecipazione all’asta da parte del Comune di Ciampino, per l’acquisizione del complesso, essendo certi di poter riuscire poi, attraverso l’ottenimento di fondi diretti o indiretti, nella ristrutturazione e valorizzazione dell’IGDO. Questo è il percorso che siamo convinti si debba ufficialmente intraprendere senza nascondersi dietro motivi poco chiari. Siamo fermamente convinti che se c’è la volontà l’IGDO può essere salvato e riconsegnato integro ai cittadini che ne sono i veri proprietari.
Questa amministrazione deve dimostrare di saper cogliere un’ occasione per ridare a questa nostra città il suo vero volto, che ne caratterizzi l’identità prendendo anche decisioni ardue ma che garantiscano ai cittadini l’esclusività pubblica del nostro IGDO!
I cittadini avranno modo di sentire dal vivo le discussioni su questo tema nella prossima commissione tecnica urbanistica convocata per lunedì 21 Marzo p.v. alle ore 9:00 nella sala riunioni dell’edificio B al primo piano di Largo F. Armati 1. Sarà un’ottima occasione per assistere in prima persona ai lavori in aula che delineano il futuro della nostra città.
I portavoce M5S Bartolucci, Checchi e De Sisti.
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