Velletri2030 News – OVERSHOOT DAY
nel 2018 l’Earth Overshoot Day, ovvero la giornata in cui l’utilizzo di risorse da parte della popolazione mondiale supera quanto gli ecosistemi terrestri possono rinnovare in un anno, è arrivato il primo agosto. Tutti i media ne hanno parlato.
Nel 1969 gli abitanti del Pianeta Terra hanno consumato in un anno le risorse naturali che la Terra è in grado di produrre o rigenerare in 12 mesi: un equilibrio globale che a partire da allora non è mai più stato raggiunto, vedendo anzi la situazione peggiorare ogni anno. È quanto ha stimato il Global Footprint Network, organizzazione internazionale di ricerca https://www.footprintnetwork.org/
In altre parole, l’umanità mediamente sta consumando “natura” 1,7 volte più velocemente di quanto il Pianeta Terra possa rigenerarla; è come usare 1,7 “Terre” ogni 12 mesi. Global Footprint Network calcola ogni anno l’Earth Overshoot Day utilizzando un sistema di calcolo dell’impronta ecologica che considera tutta la domanda della popolazione compresi cibo, legname e fibre (cotone), l’assorbimento delle emissioni da carburanti fossili, edifici, strade e altre infrastrutture; per i dettagli consultarehttps://www.overshootday.org/
Dagli anni ’70, la data dell’Earth Overshoot Day 2018 rappresenta un record negativo: finora non era mai caduto prima del primo agosto. I costi di questa “spesa” eccessiva comprendono deforestazione, collasso della pesca, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità, accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera, che a sua volta porta cambiamenti climatici con siccità, incendi boschivi e uragani più intensi. E queste minacce possono costringere molte persone a migrare verso città o altri Paesi.”Oggi potrebbe non sembrare diverso da ieri, dal momento che c’è ancora lo stesso cibo nel frigorifero“, ha affermato il Responsabile di Global Footprint Network, Mathis Wackernagel. “Ma gli incendi imperversano negli Stati Uniti occidentali. Dall’altra parte del mondo, i residenti di Città del Capo hanno dovuto dimezzare il consumo di acqua dal 2015. Queste sono le conseguenze del saccheggio del ‘capitale’ ecologico del nostro solo ed unico Pianeta. Le nostre economie stanno attuando uno “schema Ponzi” con il nostro Pianeta. Stiamo utilizzando le risorse future della Terra per operare nel presente e scavare più a fondo nel nostro debito ecologico“, ha continuato Wackernagel. “È tempo di mettere fine a questo schema ecologico e sfruttare la nostra creatività e ingegnosità per creare un futuro prospero senza combustibili fossili e distruzione planetaria“, ha concluso.
Guadagnando cinque giorni ogni anno, entro il 2050 si potrebbe riequilibrare l’attività naturale terrestre con i bisogni della popolazione mondiale. I quattro ambiti attraverso cui potrebbe compiersi il cambiamento auspicato sono, secondo il Global Footprint Network, innanzitutto le città, nelle quali entro il 2050 risiederà l’80% delle persone; il settore energetico, fondamentale per la riduzione delle emissioni nocive; il comparto agroalimentare e un minor consumo di acqua e carne, la cui produzione risulta molto dispendiosa dal punto di vista ecologico; infine il controllo delle nascite e della crescita della popolazione mondiale, attraverso più efficaci strumenti di pianificazione familiare.
E gli italiani come si comportano? Per soddisfare la nostra domanda di risorse ci vogliono 4,6 “Italie” e, con i nostri “ritmi”, 2,6 “Terre” a livello planetario. In questo modo, stando al Global Footprint Network, se tutti gli abitanti del Pianeta Terra consumassero come l’Italia, l’Earth Overshoot Day sarebbe ulteriormente anticipato al 24 maggio. Questi sono i dati consultabili al sito https://www.overshootday.org/
A noi, a ognuno di noi, toccano le azioni.
Non esiste un’unica soluzione, ma un insieme di pratiche: per esempio, giusto per citarne qualcuna, ridurre gli sprechi, a partire da quelli alimentari, fermare il consumo di suolo e l’abuso di risorse naturali ed energetiche. Per farlo occorre cambiare, rivoluzionare il paradigma economico ed ecologico delle nostre scelte. Chi ha l’onore e l’onere di amministrare una Comunità deve ancora di più impegnarsi e fare la propria parte. Anche a Velletri, per esempio fermando il consumo di suolo e promuovendo l’efficienza energetica negli edifici pubblici. E noi cittadini cosa possiamo fare? Noi possiamo cambiare il nostro stile di vita mettendo al centro l’equilibrio dell’ecosistema che ci ospita e ci nutre. Possiamo farlo tutti insieme sensibilizzando chi ci circonda. Un gruppo con forte dedizione, devozione e zelo per fare ciò che è giusto per il Pianeta Terra. Fare ciò che è giusto perchè chi viene dopo di noi possa avere un Pianeta Terra in cui vivere.
Se è pressoché impossibile convincere a cambiare rotta chi deve l’accumulo di ricchezza personale al paradigma economico ed ecologico che fa avanzare di anno in anno la data dell’Earth Overshoot Day, forse è auspicabile un piano di prevenzione sociale che poggi su educazione e cultura. Purtroppo un intervento su questo fronte si arena immediatamente perché chi dovrebbe promuoverlo è lo stesso che ne teme le conseguenze. Una reale alfabetizzazione di tutta cittadinanza su questi temi potrebbe essere il primo passo per una inversione di rotta. Velletri2030 è impegnata anche su questo fronte.
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