Velletri2030 News – ISTAT
è stato presentato il 6 luglio a Roma, nell’ambito della 13a Conferenza Nazionale di Statistica, il primo Rapporto ISTAT sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il Rapporto presenta un aggiornamento e un ampliamento degli Indicatori già diffusi in tre occasioni a partire da Dicembre 2016, oltre a un’analisi del loro andamento tendenziale per il monitoraggio dei progressi dell’Italia verso gli Obiettivi dell’Agenda 2030.
Il Rapporto, dal titolo “Rapporto SDGs 2018. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia. Prime analisi” è consultabile online dal sito https://www.istat.it/it/files//2018/07/SDGs.pdf Con il Rapporto, ISTAT fornisce un insieme aggiornato di 117 indicatori UN-IAEG-SDGs (United Nations Inter-Agency and Expert Group on Sustainable Development Goal Indicators) e, per questi, 235 misure nazionali, consultabili sul sito ISTAT. Il Rapporto fornisce una descrizione accurata dei processi che hanno condotto alla scelta degli Indicatori, una loro descrizione puntuale e una prima analisi delle tendenze temporali e delle interrelazioni esistenti tra i diversi fenomeni. Tra le misure individuate per l’Italia e gli Indicatori definiti a livello internazionale, non esiste una corrispondenza univoca: sono 83 le misure ISTAT per le quali si registra una perfetta coincidenza con gli Indicatori internazionali, 96 quelle he rispecchiano parzialmente le esigenze informative dell’Indicatore internazionale di riferimento, e 56 quelle inserite per fornire elementi utili al monitoraggio degli obiettivi nel contesto nazionale. Sono poi 82 le misure sulle quali sono stati effettuati aggiornamenti delle serie storiche o incrementi delle disaggregazioni, mentre per tre quarti degli indicatori vengono rese disponibili le disaggregazioni territoriali. L’auspicio è che, una volta trovato un orientamento nella grande mole di Indicatori che accompagnano il monitoraggio degli SDGs, si faccia un passo avanti per capire quali siano le relazioni tra
gli Obiettivi e gli effetti dei fenomeni rappresentati attraverso gli Indicatori.
Molti si chiedono: perchè non esiste una corrispondenza univoca tra gli Indicatori proposti dall’Agenda ONU 2030 e gli Indicatori proposti da ISTAT per l’Italia? Innanzi tutto, per molti Indicatori non esiste ancora una definizione condivisa nell’ambito della statistica ufficiale e su tali aspetti si sta lavorando nelle sedi internazionali dedicate. Inoltre, bisogna considerare che gli SDGs sono immaginati per tutti i Paesi del mondo e che diversi indicatori non sono quindi rilevanti per il nostro Paese (si pensi alla denutrizione o all’analfabetismo). D’altro canto, considerando anche che la base informativa proposta dal Rapporto rappresenta un input sostanziale alla definizione della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, si è ritenuto necessario individuare altre misure che abbiano una rilevanza per il contesto italiano, sempre afferendo al quadro concettuale proposto dall’Agenda 2030.
“La prossima sfida sarà produrre più Indicatori a livello territoriale e disaggregati per le città”. Velletri 2030 con il Rapporto “Misuriamo la città per uno sviluppo urbano sostenibile” ha anticipato questa esigenza.
Rimane da esplorare il legame tra gli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES) proposti da ISTAT e quelli proposti sempre da ISTAT in ottemperanza dell’Agenda ONU 2030. “Quali dobbiamo considerare? La lettura congiunta di questi due insiemi è una sfida di comunicazione non banale”. Proprio ISTAT lo scorso 11 luglio ha rilasciato un aggiornamento degli Indicatori BES pubblicati a dicembre 2017. In questa occasione sono stati aggiornati 63 Indicatori su un totale di 129, consultabile online ahttps://www.istat.it/it/files//2018/07/aggiornamento_indicatori_Bes.pdf I due insiemi di Indicatori sono solo parzialmente sovrapponibili, ma certamente complementari, si veda il quadro degli Indicatori BES inclusi nel framework SDGs, consultbile online ahttps://www.istat.it/it/files//2018/04/quadro_BES_SDGs.pdf
Velletri 2030 continua ad essere impegnata sul tema dello Sviluppo Sostenibile lavorando su più fronti, tra questi la definizione di un insieme di Indicatori significativi a livello territoriale e la correlazione tra gli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES), la Programmazione descritta nel Documento Unico di Programmazione (DUP), e la classificazione internazionale della spesa pubblica per funzione (COFOG). Sono benvenuti tutti coloro che vorranno dare un contributo, in linea con l’aforisma di Galileo Galilei “misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è“.
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