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Velletri2030 News – COSTRUTTORI DI FUTURO

Marzo 26
13:30 2019


I temi dell’inclusione, del benessere dei cittadini e dei divari sociali hanno assunto un ruolo di crescente rilevanza nel dibattito politico degli ultimi anni. Tutto questo grazie alle parole dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, riverberate in Italia dalle tante iniziative della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e negli ultimi giorni dai movimenti giovanili FridaysForFuture e SchoolStrike4Climate.

A partire dal 2013, ISTAT ha lanciato il Progetto Benessere Equo e Sostenibile (BES), rilasciando un Rapporto annuale sul soggetto specifico. ll progetto mira a misurare il Benessere Equo e Sostenibile in Italia e nasce con l’obiettivo di valutare il progresso di una società non soltanto dal punto di vista economico (PIL), ma anche sociale e ambientale, al fine di rendere il Paese maggiormente consapevole dei propri punti di forza e delle difficoltà da superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ponendo tale concetto alla base delle politiche pubbliche e delle scelte individuali. L’ISTAT, insieme ai rappresentanti delle parti sociali e della società civile, ha sviluppato un approccio multidimensionale per misurare il Benessere Equo e Sostenibile, con l’obiettivo di integrare le informazioni fornite dagli Indicatori sulle attività economiche con le fondamentali dimensioni del benessere, corredate da misure relative alle diseguaglianze e alla sostenibilità. Sono stati individuati 12 Domini fondamentali e un certo numero di Indicatori, per la misura del benessere in Italia. Fin dalla sua ideazione il BES si configura come un sistema di misurazione dinamico, aperto alle modifiche suggerite sia dall’evoluzione del contesto sociale ed economico nel quale prende forma il concetto stesso di benessere, sia dai miglioramenti che si consolidano nel Sistema Statistico Nazionale, e dunque nella disponibilità di nuove informazioni statistiche.

La legge n. 163/2016 di riforma del Bilancio dello Stato ha introdotto gli Indicatori di Benessere Equo e Sostenibile nel ciclo della programmazione economica e di bilancio. Una prima selezione di un insieme ridotto di Indicatori afferenti a quattro Domini è entrata a far parte del Documento di Economia e Finanza (DEF) già nel 2017, e successivamente ripresa nella prima Relazione sugli Indicatori BES presentata al Parlamento dal Ministro dell’Economia e delle Finanze a Febbraio 2018. I quattro Domini considerati sono “Reddito medio disponibile aggiustato pro capite”, “Indice di disuguaglianza del reddito disponibile”, “Tasso di mancata partecipazione al lavoro”, “Emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti”.

L’ultimo documento elaborato dal Ministero Economia e Finanze è la seconda Relazione sugli Indicatori BES, presentata al Parlamento il 27 febbraio 2019, scaricabile liberamente da:

http://www.mef.gov.it/inevidenza/documenti/Relazione_BES_25_02_2019.pdf

Come previsto dalla legge, la relazione contiene un capitolo dedicato alle previsioni quantitative fino al 2021 alla luce della Legge di Bilancio. Come per l’anno precedente, le previsioni sono effettuate soltanto per quattro dei 12 Domini, citatamente: “Reddito medio disponibile aggiustato pro capite”, “Indice di disuguaglianza del reddito disponibile”, “Tasso di mancata partecipazione al lavoro”, “Emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti”. Questa limitazione è spiegata così dal Ministro dell’Economia e delle Finanze: “Ulteriori indicatori verranno aggiunti nelle prossime edizioni in base agli avanzamenti nello sviluppo degli strumenti statistici e modellistici necessari per fornire previsioni nell’orizzonte temporale del ciclo di programmazione economico-finanziaria”.

In parallelo al monitoraggio degli Indicatori BES, ogni sei mesi ISTAT aggiorna gli Indicatori Nazionali per stabilire a che punto è l’Italia nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030, sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione Statistica delle Nazioni Unite, svolgendo un ruolo attivo di coordinamento nazionale tra le varie amministrazioni statali. Il 20 dicembre 2018 ISTAT ha prodotto il primo rapporto di aggiornamento sugli SDGs, scaricabile liberamente da:

https://www.istat.it/it/files//2018/12/2018_12_19_SDGsnota.pdf

L’Amministrazione della Città di Velletri con la Delibera di Giunta – n. 56 del 04/03/2019 ha deliberato l’adesione del Comune di Velletri all’Agenda 2030.

Sebbene l’attività sul BES e sugli SDGs si sia sviluppata in modo indipendente, i due framework condividono l’attenzione ai temi delle disuguaglianze e alla sostenibilità. In particolare alcuni degli Indicatori sviluppati all’interno del BES sono stati utilizzati anche come Indicatori nel framework SDG o perché identici/proxy degli Indicatori stabiliti a livello internazionale, o perché ritenuti complementari, utili a descrivere meglio il fenomeno considerato. La correlazione BES – SDGs proposta da ISTAT è scaricabile liberamente da:

https://www.istat.it/it/files//2018/04/quadro_BES_SDGs.pdf

Il dibattito sulla misurazione del benessere degli individui e della società ha riscosso una crescente attenzione anche da parte di alcune Istituzioni locali e Amministrazioni attente alla costruzione di uno sviluppo sostenibile che, in collaborazione con l’ISTAT, hanno avviato progetti basati sul paradigma del BES, anche esplorando le potenzialità ancora inespresse dei giacimenti informativi di carattere amministrativo comunali e provinciali. La sfida sta nel riuscire a fare di questi progetti degli strumenti cardine del funzionamento delle Istituzioni territoriali, in quanto quadro di riferimento concettuale unitario e sistematico al fine di rafforzare il dialogo tra amministratori e cittadini e di promuovere unarendicontazione periodica sullo stato della città da parte degli amministratori. Nel 2018 l’ISTAT pubblica per la prima volta un sistema di Indicatori del Benessere Equo e Sostenibile nelle province e città metropolitane italiane. Si tratta del primo risultato del progetto “Misure del Benessere Equo e Sostenibile dei territori” avviato per costruire e alimentare regolarmente un sistema di Indicatori utili a soddisfare la domanda di informazione statistica territoriale, coerenti e integrati con il framework BES adottato a livello nazionale.

Velletri 2030, da sempre attenta e sensibile al concetto di Misura e di Analisi dei Dati, segue con attenzione i lavori ISTAT, cercando di riverberare a livello locale la cultura della Misura nella Programmazione. Oltre a produrre pubblicazioni specifiche e organizzare Seminari sull’argomento, partecipa attivamente ad un Gruppo di Lavoro IFEL-ANCI con l’obiettivo di mettere in relazione gli Indicatori BES con i punti del Documento Unico di Programmazione (DUP). Il DUP 2019 – 2021 rilasciato recentemente dall’Amministrazione della Città di Velletri, potrà costituire un concreto caso di studio per l’applicazione degli strumenti di analisi e valutazioni proposti.

Per sormontare le difficoltà di contestualizzare gli Indicatori BES alla realtà locale e proporre un insieme di Indicatori rilevanti per la cittadinanza e possibilmento di riferimento per la politica, Velletri 2030 nel Febbraio 2018 ha rilasciato il Rapporto “Misuriamo la città: per uno sviluppo urbano sostenibile” attualmente in fase di revisione. C’è tanto lavoro per i “costruttori di futuro“, che richiede una visione sistemica cercando di introdurre una metodologia scientifica nella politica, abbattendo gli steccati ideologici e contrastando le dichiarazioni prive di verifica numerica.

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