Velletri: nella Vigna dei Poeti, in poesia e prosa vien la donna…
Senza la donna, la vita è pura prosa: colpisce l’aforisma del poeta nicaraguense Rubén Darìo nel bel mezzo della locandina nella quale una donna determinata, volitiva mostra il suo avambraccio con la manica ripiegata, quasi a voler dimostrare il suo impegno, la sua forza, quella energica vitalità che sostiene l’emisfero dell’altra metà del cielo: pubblicizza il piccolo manifesto, un evento organizzato dall’Associazione La Vigna dei Poeti, svoltosi l’8 marzo nel El Barrio Caffè a Velletri. In riferimento alla data nella quale si donano fiori alle donne, molto incisiva l’osservazione della Presidente Marisa Monteferri, organizzatrice e poetessa:
“Celebrando la giornata mondiale dedicata alle donne, erroneamente chiamata festa (parola che tuttavia non sminuisce il senso della celebrazione dedicata a esse) si è creata subito, nel corso della serata, un’atmosfera calda e accogliente dove la Poesia dedicata alle tematiche femminili è stata collante e alleanza tra pubblico e poeti. Sono stati toccati argomenti estremamente attuali, come la condizione femminile in alcuni Paesi e alcuni aspetti che le guerre riservano ovunque, accumunando aspetti ed esperienze di vita delle donne: siano esse madri, figlie, nonne, amiche, parenti o semplicemente conoscenti, con alle spalle fardelli di problemi di sopravvivenza. Non sono tuttavia mancate letture di autori classici e letture di disparato genere, compresa l’ironia e il dialetto velletrano e rocchegiano. Una bella fotografia dell’universo femminile con il tocco poetico che più si addice a un contesto così importante”.
Nell’accogliente saletta, quindi, le voci di Gianni Percaccio, Sandro Spallotta, Vincenzo Petitto, Angela Cuomo, Luciana e Marisa Monteferri, Gianna Braghini e Rita Gatta, alla presenza di un selezionato pubblico hanno realizzato con i loro versi, figurate rappresentazioni poetico-letterarie relative all’universo femminile, interpretando alcuni poeti, anche passi estrapolati dalla Tosca, di Dante e Guido Gozzano; le realtà femminili declamate hanno toccato il cuore di tutti, muovendo corde di solidale compenetrazione con alcune situazioni nelle quali le donne vivono, ancora oggi, il retaggio di una anacronistica arcaicità moderna e feroce…
Momenti di emozione che hanno confermato ancora una volta che non occorre dedicare un giorno del calendario per regalare fiori o cioccolatini: ogni attimo è importante per onorare quel dono ch’è la Vita, declinata al femminile, ma che nell’interezza del genere umano è e deve essere universale.
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