Velletri, la celebrazione del 4 novembre in piazza Garibaldi
Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Sindaco di Velletri Ascanio Cascella, ha reso onore alla memoria dei giovani che hanno sacrificato la propria vita durante i conflitti mondiali, con la commemorazione dei caduti in guerra.
Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco, diversi componenti della giunta e del Consiglio comunale, le autorità civili, militari, le associazioni d’Arma, combattentistiche e di volontariato.
Di seguito il discorso del primo cittadino:
“Saluto con profondo rispetto e sincera gratitudine tutti gli appartenenti all’Esercito, alla Marina, all’Aeronautica, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Saluto e ringrazio tutti i presenti qui oggi, in occasione della celebrazione del 4 novembre, giorno che simboleggia l’Unità Nazionale e onora le nostre Forze Armate.
Oggi ricordiamo il sacrificio dei patrioti che persero la vita per portare a compimento il processo di unificazione risorgimentale, iniziato con i moti del 1848 e conclusosi con la fine della Prima Guerra Mondiale.
Questa nostra testimonianza, viva e attuale, ci rammenta la necessità di coltivare, ogni giorno, quel sentimento di Unità Nazionale, figlio del sacrificio e dell’amore per la patria delle nostre Forze Armate.
Gli anni di pace che ha vissuto e vive la nostra Repubblica, in costante confronto con il panorama internazionale, rappresentano una condizione per la quale dobbiamo essere profondamente riconoscenti. Oggi, quindi, onoriamo coloro che ci hanno affidato un’Italia unita e ringraziamo chi, con instancabile impegno, garantisce la sicurezza degli Italiani, perseguendo la pace come valore universale, soprattutto in un momento storico come quello attuale, che rischia di travolgerci in una progressiva intensificazione del fenomeno bellico.
Un pensiero affettuoso e riconoscente va ai numerosi militari italiani impegnati nelle varie missioni internazionali, che negli ultimi decenni, oltre ad operazioni di mantenimento della pace, si sono spesi e si spendono per la prevenzione dei conflitti ed addirittura in missioni di costruzione della pace od anche dell’imposizione della pace stessa.
Ciò sempre con a mente il dettato dell’art. 11 della carta costituzionale che afferma come l’Italia ripudi la guerra come strumento di offesa, cristallizzando, dunque, sia la rinuncia all’azione bellica, sia la condanna etica di qualsivoglia conflitto bellico.
Vorrei concludere rivolgendo un pensiero di vicinanza a tutti i connazionali colpiti dalle recenti alluvioni, cosi come al popolo spagnolo e a tutte le vittime causate dalla tempesta Dana, rinnovando il sentimento di gratitudine per le nostre Forze Armate che, così come fu anche durante il periodo pandemico, anche in occasione di eventi calamitosi si sono prese e si prendono cura della nazione e degli italiani.
Viva le Forze Armate, viva I’Italia, viva Velletri, viva la pace!”
Luigi Tempestini
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