Velletri – Identificati tutti ed 83 i nomi dei prigionieri austro-ungarici
Identificati tutti ed 83 i nomi dei prigionieri austro-ungarici ed affissa una nuova tabella sull’omonima scalinata
Nei giorni successivi al 4 Novembre 2018, centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, durante la cui cerimonia fu intitolata la “Scalinata dei Prigionieri Austro-Ungarici”, fu affissa una tabella turistica con i nomi di questi prigionieri che costruirono tale scalinata tra il 1917 ed il 1918 e la sua storia, su iniziativa del sottoscritto Fabio Taddei e degli amici ed anch’essi appassionati di storia cittadina, Luca Leoni, Tonino Parmeggiani e Roberto Zaccagnini. La tabella affissa nel 2018 riportava però solo 74 nomi, individuati dai suddetti tra i registri dell’archivio cimiteriale, quando invece la lapide posta dei pressi del grande ossario del cimitero comunale riportava nella sua dicitura la notizia dei resti di 83 soldati che li riposavano. Il seguito ad una nuova ricerca sempre nell’archivio cimiteriale svolta dal sottoscritto a gennaio 2020, sono stati trovati anche i nomi dei 9 soldati mancanti e così finalmente tutti ed 83 i loro nomi sono stati consegnati alla storia con una nuova tabella ora definitiva collocata sulla scalinata stessa, sempre a costo zero per le casse comunali in quanto anche questa offerta dai suddetti e riportante quanto di seguito:
Scalinata dei Prigionieri Austro-Ungarici (Anno 1917-1918)
Il 4 Novembre 2018, centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, è stata intitolata questa scalinata con il nome di “Scalinata dei Prigionieri Austro-Ungarici”. Essa, tuttora utilizzata dai cittadini di Velletri, fu costruita proprio da alcuni dei prigionieri austro-ungarici della Prima Guerra Mondiale, durante la loro permanenza a Velletri, in quanto essi impiegati come manodopera nei lavori stradali e ferroviari.
Molti di loro, poco più che ventenni, non tornarono a casa, morendo a Velletri tra ottobre 1917 e dicembre 1919. Ufficialmente morirono quasi tutti di malaria ma probabilmente la vera causa, allora censurata, fu l’influenza spagnola oltre ad un caso di omicidio mai chiarito. L’Italia vinse quella guerra con enormi perdite umane, ma è giusto ricordare le altrettanto enormi perdite di un esercito allora nemico tra le cui fila, paradossalmente, vi erano anche soldati provenienti da regioni e territori del Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, oggi italiani ma allora appartenenti all’ex Impero Austro-Ungarico. E’ giusto ricordare questa parte di storia cittadina, a memoria e monito per le generazioni future. I resti di questi 83 soldati riposano nel grande ossario del cimitero monumentale di Velletri ed i loro nomi sono registrati nell’archivio cimiteriale. Dalla dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico ad oggi, i suoi territori sono stati suddivisi tra 13 attuali nazioni d’Europa: suddivisi tra le nazionalità che oggi avrebbero, seguono i nomi di questi soldati. 29 Austriaci: Bayer Franz, Beichel Johann, Bokm Martin, Bulicek Leopold, Fischer Michael, Forstiungen Michael, Gartner Josef, Gundorak Tusk, Hasneck Anton, Hauser Josef, Henkl Alois, Hentsckel Rickal, Hilmar Marc, Hodler Thomas, Hogler Alois, Kleber Johann, Lockbauer Anton, Maurer Antonio, Mostiach Josef, Neubauer Josef, Osanger Engelbert, Plap Karl, Polich Martin, Puckrincher Rudolf, Sobstman Franz, Sottin Ernst, Strimpfl Leo, Weissmann Ferdinand, Woschitez Josef. 18 Cechi: Adamik Jan, Bachack Jan, Brda Franz, Cimale Karl, Frank Mikal, Gappert Anton, Horntk Frank, Iuravach Andreas, Jerka Vaclav, Junrich Juro, Kaspar Josef, Laezha Klaus, Marck Jan, Paolaseck Johann, Pregehistal Josef, Ptack Johann, Vegstral Tomas, Verepalek Jackob. 15 Polacchi: Aniszkiediez Stefan, Baran Vladimir, Barbincs Sunks, Czuban Sarva, Lernicki Josef, Miczyezka Harasyn, Muzur Stanislaw, Orarny Stanislao, Pankow Mikicka, Podubskeg Karl, Sarmolovzez Saulo, Terasch Michel, Tkaczyszyn Mickal, Valonsik Franz, Vistrul Florian. 8 Ungheresi: Molnar Ferenc, Monvai Istvan, Puszt Jovan, Relsoszil Josef, Roth Johann, Sarkasz Elek, Savoleck Stefan, Sikora Janos. 4 Ucraini: Krgnieck Pardel, Mistian Joseph, Netreha Alesca, Pleckan Iwan. 3 Slovacchi: Graza Tomas, Sziragig Jan, Walter Johann. 3 Sloveni: Jtozzavian Eduard, Pecirk Franciz, Skriz Jamez. 1 Croato: Dzeven Stefan. 1 Italiano: Glaser Riccardo. 1 Tedesco: Raunig Johann. Tanto si doveva per correttezza di informazione alla città.
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