VELLETRI: ARTE E LETTERATURA IN UNA SIMBIOSI CHE EMOZIONA
Una chiesa sconsacrata risalente all’XI secolo, congiunta alla storia religiosa veliterna, una sorta di Pantheon di questa città al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli… un luogo sacro legato a una realtà conventuale, poi abbandonata dall’ordine dei Francescani e nel tempo divenuta rifugio degli sfollati della seconda guerra: entrare è rivivere il passato, respirarlo pur nella consapevolezza che quell’ambiente, ora deprivato di ogni orpello religioso, sotto il cemento sul quale camminiamo, conserva le antiche spoglie dei cittadini più illustri di Velletri. Una chiesa che conserva tutta la sua forma neoclassica dovuta al progetto dell’architetto romano Matteo Lovatti.
Un ambiente – questo dell’ex Chiesa di San Francesco -, che affascina e che il 12 agosto, in un temporalesco pomeriggio agostano accoglie con la sapiente regia di Maria Paola De Marchis, un evento legato all’arte e alla letteratura: le opere della mostra di Carla Nico Di donne, mostri e serpenti fanno da prezioso scenario alla presentazione del libro di Maria Lanciotti Anima periferica. Le bambine raccontano e altre dispa(e)rate storie – Controluce ed.
Poliedriche sfaccettature umane e letterarie di Maria Lanciotti: tra le pagine del suo libro l’autrice ha accolto quelle bambine che seguono il titolo raccontando le loro storie… disparate, disperate, ma nelle quali alberga quella mano che impugna la penna, che verga il loro essere, il loro divenire, stigmatizzando il fato e il destino.
Tragiche, dolorose, non facili quelle situazioni, che danno voce e vita a chi la subisce, a chi trova spazio nel respiro e nel cammino, sempre condizionato da situazioni per le quali ci si ritrova marginale interprete, vittima o capro espiatorio, personaggio capitato là per caso, tirato in ballo dallo scorrere del tempo e della vita, tutt’altro che – a volte – artefice del proprio destino.
Un inno alla vita, nonostante. Con la crudezza e il disincanto. Eppure sempre tenace e forte nel non arrendersi, cara Maria, esempio di cultura e militanza tra la gente, tra la vita vera, ricca di curiosità e impegno, una donna straordinaria.
E le opere di Carla Nico, sorprendente interprete di un coinvolgente monologo, accompagnano l’evento evocando – attraverso figure nelle quali si sprigiona un’intensa forza ricca di simbolismo e cromatismo -, le pulsioni più profonde e istintive che sembrano prevalere sulla razionalità degli esseri umani: ma in esse emerge lo spirito dell’Universo che genera vita oltre ogni esistenza, riconducendo alla Dea Madre e all’Albero della vita attraverso il quale traspare la divinità dell’esistenza.
Un conviviale momento finale ha chiuso in bellezza quest’emozionante incontro, ma il più bello deve ancora venire: siamo certi che Maria Paola De Marchis, Presidente dell’Associazione Calliope saprà stupirci a breve in un riepilogo sorprendente ed emozionante… attendiamo!
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento