Varchi sull’Appia Antica, bocciatura del Ministero
Varchi elettronici a Roma per fermare il traffico di attraversamento sull’Appia Antica, bocciatura del Ministero dei Trasporti perché manca un regolamento del Ministero stesso.
Legambiente “Inaccettabile che la burocrazia e le scelte ministeriali possano fermare in maniera così assurda il percorso per liberare dalle auto l’Appia Antica a Roma”
Viene fermato brutalmente da un parere negativo del Ministero dei Trasporti il progetto di Roma Capitale per liberare l’Appia Antica dalle auto, progetto che prevederebbe l’installazione di varchi elettronici che non permetterebbero l’attraversamento della strada per le auto provenienti e dirette altrove, ma solo il raggiungimento per fini turistici e di servizio in loco.
“È inaccettabile che la burocrazia ministeriale possa fermare in maniera così assurda il percorso per liberare dalle auto l’Appia Antica a Roma – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – che va avanti da anni e che prevede il posizionamento di varchi elettronici ad impedire lo sfrecciare delle macchine con le quali si usa l’antica arteria per muoversi da una parte all’altra della Capitale. Sull’Appia Antica peraltro, centinaia di turisti ogni giorno sono costretti a muoversi in fila indiana, su marciapiedi miseri che lasciano tutto lo spazio al passaggio delle vetture: l’istallazione dei varchi darebbe respiro e nuova bellezza a uno dei luoghi storico-culturali più significativi in assoluto, rispondendo anche alle esigenze di diminuzione delle vetture circolanti in tutta la Capitale. Il parere ministeriale indica che la soluzione proposta era da concordare con altri enti territoriali (Parco Regionale e Parco Archeologico dell’Appia Antica, Soprintendenza di Roma) e doveva tener conto del futuro passaggio del GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette), come se queste altre funzioni possano minimamente essere in contrasto, e non beneficiari assoluti, come è realmente, dell’eliminazione delle vetture transitanti. Chiederemo una revisione del parere ministeriale perché è necessario che tutti i soggetti istituzionali possano tessere un nuovo vestito per la città di Roma, con meno auto e inquinamento e più spazio alle persone e fruibilità sostenibile”.
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