Valmontone 1921 (calcio, Eccellenza femm.), Canale: “Peccato per la Coppa, ora testa alla Lazio”
Valmontone (Rm) – L’Eccellenza femminile del Valmontone 1921 non è riuscita a “prolungare” il suo sogno. Le ragazze di mister Andrea Canale hanno perso 4-1 tra le mura amiche con l’Urbe Club (tra l’altro battuto in campionato poco tempo fa) nel quarto di finale di Coppa Italia, disputato in gara unica. “Un peccato, affrontavamo un avversario alla portata e dispiace aver abbandonato questa competizione – dice l’allenatore – Siamo andati subito sotto e questo ha indubbiamente condizionato il match anche se poi le avversarie sono rimaste in inferiorità numerica e sulla punizione successiva Gonnella ha colpito una traversa. A inizio ripresa un’altra ingenuità ci è costata il 2-0, ma Strabioli ha accorciato le distanze. Abbiamo continuato a spingere, ma dopo un rigore parato dalla nostra Delfi, abbiamo subito l’1-3 in contropiede e il quarto gol ospite in pieno recupero. Dei rimpianti sicuramente rimangono, anche perché avevamo battuto l’Urbe in campionato e volevamo ripeterci”. Il week-end in arrivo sarà di riposo per l’Eccellenza femminile del Valmontone 1921 (ci sono in programma proprio le semifinali di Coppa e il campionato è fermo), dunque le giallorosse torneranno in campo il prossimo 20 febbraio per far visita alla Lazio capolista: “Una sfida durissima, anche se all’andata per almeno un’ora di gioco abbiamo tenuto in bilico il risultato. In ogni caso cercheremo di fare una buona figura e poi di evitare l’ultimo posto da qui alla fine della stagione. Sapevamo che quest’anno ci sarebbe stato da soffrire, tante ragazze sono giovani e al primo anno nel mondo del calcio e lo spirito è stato quello di costruire un gruppo che possa crescere nei prossimi mesi”. La chiusura di Canale è sul progetto femminile del Valmontone 1921: “Quando sono arrivato, avevo capito subito quanto ci tenessero. Qui si fa professionismo in un club che formalmente è dilettante: c’è un’organizzazione fantastica e sentiamo la vicinanza e il sostegno della società”.
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