Vallelunga Pratameno – Percorsi di legalità
L’evento, che si svolgerà il 3 febbraio prossimo nella località di Vallelunga Pratameno in provincia di Caltanissetta, costituisce la prima iniziativa promossa, a chiare lettere, contro la mafia. Il bene raffigurato, il feudo Verbumcaudo, simbolo della possibilità concreta di promozione della legalità, venne confiscato da Giovanni Falcone nel 1987, periodo in cui andava svolgendosi il processo a Michele Greco, che, in quegli anni, era il capo indiscusso di “Cosa Nostra”. In assenza, all’epoca, di una specifica normativa regolativa della gestione dei beni confiscati, tale feudo rimase nelle mani della mafia. Successivamente, intorno ai primi anni ’90, i carabinieri fecero richiesta per poter usufruire del feudo in qualità di campo di addestramento, per poi, qualche tempo più tardi, rinunciarvi. Fu così che il Comune di Polizzi Generosa ne richiese l’assegnazione nel 2003, ottenendone l’affidamento nel 2007 e cominciando, così, ad individuare la strategia migliore per la riutilizzazione del bene, attraverso anche la collaborazione di don Ciotti. Il bene passò ad una cooperativa del luogo, ma nel momento in cui questa stava per prendere possesso del feudo con l’obiettivo di farne un terreno di coltivazione non le venne consentito, poichè sul bene si scoprì incombere un’ipoteca accesa da Michele Greco, corrispondente originariamente a 350 milioni di vecchie lire, trasformatesi in un somma pari a circa 2 milioni e mezzo, cifra che il comune di Polizzi Generosa non poteva, evidentemente, sostenere. A fronte di ciò il tribunale di Termini Imerese decise di procedere con la vendita all’asta del bene. È in questa delicata fase che Vincenzo Liarda, sindacalista della Cgil di Polizzi Generosa, si impegnò per evitare che quel bene finisse di nuovo nelle mani sbagliate. A seguito dell’esplicarsi di numerose proposte volte ad impedire che ciò accadesse, si procedette alla realizzazione di un consorzio nel 2014, il cui Presidente oggi è proprio Vincenzo Liarda. Nel 2017 si procedette all’emissione di un bando pubblico per costituire una cooperativa di giovani del territorio delle Madonie, dove si trova il bene. È nel 2019 che viene realizzata questa cooperativa di 11 giovani i quali impiegano il bene, un terreno di 151 ettari, per la produzione di grano, lenticchie, ceci e anche vino bianco, il tutto biologico. È così che, dopo mille vicissitudini, un bene un tempo gestito dalla mafia viene impiegato per dare la possibilità a dei giovani di lavorare. Il feudo Verbumcaudo, oggi attribuito alla Regione, è ancora oggi oggetto di ulteriori proposte di sviluppo per quella parte di caseggiato non utilizzato dalla cooperativa. Evidente è, quindi, la portata dell’evento che si terrà il 3 febbraio, in un luogo che è testimonianza di come il percorso verso la legalità, pur potendo rivelarsi arduo, è meta certa di grandi soddisfazioni per l’intera comunità.
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