USB, Ares 118: Vergognose le bugie di Zingaretti…
USB, Ares 118: Vergognose le bugie di Zingaretti sul rafforzamento di mezzi e personale al 118 in
vista del Giubileo
Questa amministrazione regionale, dopo aver svenduto oltre il 50% del servizio ad appalti privati e lasciato la parte pubblica dell’Ares 118 nel più completo abbandono, spaccia per rafforzamenti in vista del Giubileo la sostituzione delle ambulanze della Croce Rossa con quelle della società vincitrice della gara d’appalto Heart Life, peraltro unica concorrente in gara.
Sulla serietà di questa società continuiamo a nutrire seri dubbi, visto che nelle province di Latina e Frosinone non ha certo dato prova di essere all’altezza del compito, per la scarsa qualità del servizio e per il trattamento dei lavoratori, con infermieri illegalmente utilizzati a partita IVA”.
Gli alti standard tecnologici paventati da Zingaretti, semmai sussistono, sono da ricondurre al fatto che l’ ARES 118 in questo nuovo affidamento ad esterni si è impegnata a fornire monitor e farmaci di tasca propria, inoltre il nuovo appalto non obbliga la società privata nemmeno all’installazione delle radio, obbligatorie per legge su tutti i mezzi di soccorso, e prevede equipaggi a due unità, in contrasto con le stesse norme regionali.
68 milioni di euro e’ il costo di questo nuovo affidamento a società private, una voce di spesa sempre più in incremento nei bilanci del 118, a fronte dei continui risparmi sul personale dipendente da Ares 118, del taglio dei materiali d’uso e di mezzi: Ancora non è completata la gara per il rinnovo del parco macchine, iniziata già prima dell’annuncio del Giubileo.
E’ ormai noto che il sistema degli appalti, oltre a provocare un decadimento dei servizi, lascia spazio a fenomeni di corruzione, e l’impossibilità di controllo su mezzi privati pone per il 118 un problema di sicurezza.
Esprimiamo una forte preoccupazione per l’affidamento del soccorso nel Lazio a una società profit, a responsabilità limitata, che non dà garanzie di qualità del servizio e di sicurezza e tutela per i lavoratori, con l’ennesima ed incerta ricollocazione dei lavoratori della CRI
precedentemente impiegati nel servizio
In ogni caso vanno salvaguardati gli standard del servizio offerto ai cittadini, vigileremo su qualsiasi violazione contrattuale e della sicurezza dei lavoratori in appalto e continueremo a batterci per la reinternalizzazione del servizio e dei lavoratori: unica vera garanzia di risparmio e qualità
Roma, 30 novembre 2015
scritto da Cristina Girardet
Coord regionale USB P.I. Lazio
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