Uomini, ‘Utilizzatori finali’
Utilizzatori finali Sesso, potere, sentimenti. Il lato nascosto degli Italiani
Riccardo Iacona
978881906259
Chiarelettere
€ 13,60 anno 214 e-book disponibile € 9,99
Copertina:
L’interessante inchiesta del giornalista Riccardo Iacona, coadiuvato dal team del programma televisivo Presadiretta per raggiungere il lato nascosto degli italiani, perlopiù maschi, bianchi, dai 25/30 agli oltre 60 anni, punta al sodo raccontando dei circa due milioni e mezzo di clienti della prostituzione in strada, in appartamento, nei locali al confine con Germania e Austria, del turismo sessuale in altri continenti.
Quasi come in un film dell’orrore, si palesano luoghi, modalità, listini prezzi/prestazioni, il contesto, obbligatorio da raccontare. Professionisti, tecnici, operai, universitari con qualche soldo da spendere, anziani con figli adulti, questi i clienti delle prostitute in Italia. Lo sconcerto davanti a dati e racconti è dato non tanto, non solo dall’argomento, trattato dall’autore con rigore, semplicità e schiettezza di linguaggio dove occorre, ma dalla evidente ‘cosificazione’ del corpo femminile: oggetto di listini specifici e prezziari oltre ogni ragionevole possibilità. Per il cliente tipo le donne ‘disponibili’ e compensabili in denaro per ciò che prestano non sono più persone o lo sono finché promettono soddisfazioni prossime al calore umano ma senza alcuno scambio che non sia la relazione di potere padrone-schiave. Nella costruzione dell’inchiesta si arriva ai fatti del 2013, quelli delle prostitute bambine dei Parioli: le due quattordicenni che avventatamente resesi disponibili a prostituirsi, furono presto ‘organizzate’ da una banda di uomini, fra loro un caporal maggiore dell’esercito, e letteralmente sommerse dalle richieste di clienti di ogni età e condizione, molti dei quali facoltosi. La giornalista Elena Stramentinoli, a conferma del modus operandi in rete utilizzato dagli sfruttatori, ha messo una propria inserzione sul web fingendosi una ‘nuova’ prostituta minorenne e rispondendo poi, telefonicamente o per e-mail, a decine e decine di potenziali clienti i quali, ancora una volta, cercavano conferma di prestazioni e prezzi. Fra questi uno solo ha dubitato di voler ancora avere un incontro con la ragazza saputo che si trattava di minore, per il resto nessuno scrupolo. Federico Ruffo ha incontrato gli italiani che vivono in Thailandia e che appena pensionati, lasciati moglie e figli, si sono regalati il bengodi che da sempre aspettavano: sesso a volontà con giovani donne poverissime da piegare facilmente ai loro voleri, con le quali non sopportare obblighi d’alcun tipo. Dopo questa lettura si diventa curiosi di conoscere più da vicino le famiglie medie italiane, a cui appartenevano gli emigrati per sesso; i genitori che hanno permesso a due ragazzine di incontrarsi in un appartamento privato con decine di sconosciuti, una delle madri è stata poi ritenuta colpevole di induzione alla prostituzione, nel libro sono riportati anche ampi stralci dei drammatici interrogatori. Nel libro ci si interroga diffusamente sulla relazione sesso-amore fra i giovani. I sondaggi condotti da Skuola.net presso i maggiori istituti italiani non sono confortanti: la vendita del proprio corpo al fine di ottenere denaro per piccoli o grandi acquisti, di consumare merci e servizi quindi, è considerata prassi abituale, perlomeno prassi di cui la gran parte degli studenti è a conoscenza. Il libro, attraverso le indagini di Liza Boschin presenta soluzioni educative, come quelle adottate in Olanda, terra del libero sesso a pagamento e libero consumo di alcune sostanze psicotrope: la scuola fornisce corsi volti a mettere in relazione il sesso con i sentimenti, rispondendo così alle moltissime richieste che arrivano dai ragazzi, spesso incapaci di comprendere che una relazione intima è una relazione tra persone con gli stessi diritti. In Italia si è molto lontani da questi obiettivi causa gli scarsi investimenti, la poca volontà di affrontare la desertificazione sentimentale che abbraccia una parte della popolazione in età scolare, oltre gli strati adulti della popolazione, accanto ad ignoranza, labilità di scrupoli, incapacità di considerarsi qualcos’altro dall’essere consumatori… (Serena Grizi)
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