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Universi Estremi la bi-personale di Ilian Rachov e Tsvetelina Rusalieva Galleria internazionale Area Contesa Arte 1-10 novembre 2024 – Roma

Universi Estremi la bi-personale di Ilian Rachov e Tsvetelina Rusalieva Galleria internazionale Area Contesa Arte 1-10 novembre 2024 – Roma
Novembre 04
17:06 2024

La Galleria Internazionale Area Contesa Arte, di Via Margutta 90 a Roma, ospiterà la bi-personale “UNIVERSI ESTREMI” degli artisti bulgari Ilian Rachov e Tsvetelina Rusalieva dal 1 novembre al 10 novembre 2024, con testi critici di Alfio Borghese e Mario Salvo.
Il vernissage che si svolgerà il 1 novembre, alle ore 18.00, avrà come madrina l’attrice e artista Adriana Russo, la presentazione sarà curata da Teresa M. Zurlo e la direzione artistica affidata a Tina Zurlo.
Due artisti, due universi paralleli, due tecniche e due visioni del mondo diversi ma comuni.
Venti opere totali in mostra, 10 per singolo artista, in colloquio stretto tra loro. Da una parte l’astrattismo di Tsvetelina Rusalieva, che cerca di cogliere l’attimo e l’atmosfera nei ricordi dei suoi numerosi viaggi, creando paesaggi surreali di mondi lontani.
Artista poliedrica che ha al suo attivo numerose mostre in Bulgaria e all’estero, questa sua prima bi-personale si inserisce in un suo più ampio progetto europeo, da lei stessa ideato, di presentazione di artisti bulgari al di fuori dei confini nazionali.
Dall’altra l’arte di Ilian Rachov, anch’esso bulgaro ma ormai da molti anni residente a Roma, estremamente figurativo, che si ispira ai grandi maestri rinascimentali e barocchi del passato, creando in chiave contemporanei affreschi, ritratti e tele religiosi e mitologiche. .
Artista poliedrico Ilian Rachov, noto anche per il suo legame a doppio filo con il mondo dell’alta moda e del fashion, essendo stato per anni designer della maison Versace.
Come lo stesso Rachov dichiara: “Da pittore autodidatta quale sono, ho sempre cercato di attingere ispirazione dai grandi maestri del passato. Tutt’ora dopo 36 anni di carriera, quando varco la soglia dei musei, mi rendo conto di non aver imparato quasi nulla, perché l’arte figurativa richiede una grande conoscenza, nonché concentrazione mentale e una certa disciplina che stanno scomparendo negli anni.”

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