UNA TESTIMONIANZA
Girani Paolina Lucia (mia nonna) nasce a Casteggio (Comune della Lombardia vicino a Pavia) il 23 febbraio 1923 e in questo paese racconta l’esperienza famigliare (madre, padre e due sorelle) con la guerra. Le sue sorelle si chiamavano Mariuccia e Olga. Si sposò con Giulio Norese, ha una figlia e due nipoti. Le ho rivolto delle domande sulla seconda guerra mondiale e di seguito la sua testimonianza.
<<Io ero giovane, passava “Pippo” che andava verso Pavia>>, così inizia il suo racconto, aggiungendo che <<non si poteva neanche stendere i panni che mamma aveva paura>>. La guerra porta inevitabilmente un cambiamento nelle abitudini di vita a scapito della liberta. <<Delle volte uscivamo sul marciapiede ma sempre intorno a casa stavamo. Mamma andava a fare la spesa ma i negozi erano sempre chiusi come bombardavano. Abbiamo passato dei guai altroché! La paura era tanta. >> Dei soldati tedeschi hanno dormito in casa, infatti << i soldati venivano a bussare alla porta, hanno dormito nei nostri letti, e non se ne andavano mai. Papà era preoccupato. Tornavano la sera a dormire. Educati, ma non se ne andavano mai. “Signora domani andare via, domani andare via”, ma non se ne andavano mai. In camera c’erano valigie, giacconi, scarponi. Tutti giovani ragazzi. La famiglia dormiva tutta assieme nel letto matrimoniale di mamma. Pure a Pavia, Voghera dormivano nelle famiglie. L’aereo “Pippo” passava più volte durante la giornata e si spegneva la luce la sera perché bombardava e allora si scendeva nella cantina. Pippo cominciava da lontano a “suonare” e poi ammazzava. >> “Pippo” aveva come obiettivo Pavia, infatti <<bombardavano sempre Pavia, noi stavamo a pochi km di distanza>>. E per il cibo? <<Per fortuna papà andava in bicicletta da mio zio in campagna a prendere la farina bianca e gialla.>> Questo il resoconto dei ricordi, o di quello che mi ha voluto dire, per quanto riguarda la sua esperienza in tempo di guerra. Sicuramente un’esperienza vissuta, ma non voluta.
In foto, la sig.ra Girani Paolina Lucia.
Alessandro Mazzarini.
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