UNA POESIA SULL’INCENERITORE DI SANTA PALOMBA
UNA POESIA SULL’INCENERITORE DI SANTA PALOMBA
La contrarietà nei confronti dell’inceneritore di Santa Palomba si esprime non solo con le manifestazioni, i cortei, le opposizioni politiche e giuridiche, ma anche attraverso i sentimenti attraverso la poesia.
Di seguito viene riportata una poesia di Nicoletta Berliri presentata in occasione della XV Rassegna di poesia dialettale organizzata da Rita Gatta a Rocca di Papa il 5 ottobre 2024.
NO INCENERITORE
Caput Mundi s’è svejiata
dai rifiuti insudiciata
se so’ accorti tutto a un tratto
sindaco e amministratori,
che i Romani so’ zozzoni
e per niente affatto boni.
Poi lo sguardo hanno girato
verso i colli dei Castelli
con paesaggi ancora belli
ed i boschi verdeggianti
perché qui, con sacrificio,
famo la differenziata.
Con protervia e arroganza,
degna dell’Antico Mondo,
hanno fatto la pensata
de piazzà, proprio ar confine,
un impianto farabutto
detto inceneritore
che se magna li rifiuti
e produce inquinamento.
So’ dieci anni che lottamo
ma nun serve a proprio a gnente
richiamare alla ragione
chi non vule dialogare
e fa er sordo der compare.
Nun ce resta che gridà
pe’ la rabbia e lo sconforto
e sperare in Giove Pluvio
che co’ furmini e saette
renda loro la pariglia
riducendoli in poltiglia.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento